Da strumento popolare a protagonista del palcoscenico
Fisarmonica al centro del Fadiesis Accordion, presentato il cartellone 2025 del festival

Da strumento popolare, fedele compagno dei balli in piazza e delle feste improvvisate nelle aie, la fisarmonica ha intrapreso nel tempo un percorso sorprendente: da voce del popolo è diventata protagonista di palcoscenici internazionali, presente nei conservatori, capace di raccontare culture e linguaggi diversi. Il Fadiesis Accordion Festival, la cui 15ma edizione è stata presentata nel municipio di Pordenone, celebra anche questa metamorfosi. La rassegna, nata nel 2011, si annuncia come una delle più ricche di sempre.
Il titolo scelto, “Accordarsi”, non è casuale: nell’accordo fra suoni e persone sta la chiave di un progetto che in questi anni ha unito città, territori e comunità.
“Accordarsi” significa ascolto reciproco, intesa, geometria che crea leggerezza. È anche l’arte della politica nobile, quella che costruisce ponti e abbatte confini. Non a caso, il Festival rinnova il legame con GO! 2025, la prima Capitale Europea della Cultura transfrontaliera. A Gorizia tornerà il progetto “Orienti”, che mette in dialogo artisti di varie provenienze, proseguendo la collaborazione con Matera 2019.
Il direttore artistico Gianni Fassetta ha sottolineato il contributo che la manifestazione ha offerto alla divulgazione della fisarmonica, anche attraverso iniziative come il Concorso Internazionale di composizione per fisarmonica, giunto alla quarta edizione e dedicato quest’anno a lavori per ensemble da camera, e che ha prodotto in questi anni più di cento nuove composizioni
Il cartellone 2025 intreccia appuntamenti sacri, sperimentali e popolari. Si apre il 4 ottobre con “Mantice sacro”, nell’Abbazia di Sesto al Reghena, alle 20.30, dove il Corocastel di Conegliano dialogherà con giovani musicisti in un repertorio spirituale dedicato alla montagna. Seguiranno l’11 ottobre al Conservatorio “Tartini” di Trieste le nuove composizioni con Corrado Rojac e Fassetta, e il 12 ottobre nell’ex centrale di Malnisio i “Mantici tra le epoche” del Florence Acco Quartet, formazione internazionale che attraversa secoli di musica, da Bach a Piazzolla.
Il 17 ottobre sarà la volta del Duo Gardel a Villa Policreti di Aviano, con un viaggio fra passioni zigane e ritmi argentini. Domenica 19 ottobre, nel Convento di San Francesco a Pordenone, il Faf Meeting intreccerà laboratori, prove aperte e la premiazione del Composition Contest, con un omaggio al compositore russo Zolotaryov. Il 26 ottobre lo stesso spazio ospiterà un doppio evento: masterclass al mattino e concerto serale con il quartetto “4 Bellows 4 Tales”, ensemble che utilizza oltre dieci tipi di fisarmoniche in un caleidoscopio sonoro.
Il 30 ottobre il Fadiesis Accordion Ensemble presenterà “Fisarmonie popolari” all’oratorio Don Ciani di Pordenone, mentre l’8 novembre Sacile accoglierà l’esperienza immersiva “Sonic Meditation” di Claudio Jacomucci. Gran finale il 16 novembre a Gorizia con “Orienti”, in cui Matera 2019 incontrerà GO! 2025 e, idealmente, Pordenone Capitale Italiana della Cultura 2027.
La vicesindaca di Pordenone Mara Piccin ha sottolineato ieri come il festival contribuisca a rafforzare il sistema culturale del territorio: «Accordion vuol dire accordarsi. È un lavoro di rete che ci traghetta verso l’orizzonte della Capitale della Cultura 2027».
In quindici anni il Fadiesis Accordion Festival ha dimostrato che la fisarmonica non è soltanto memoria popolare, ma strumento versatile, capace di parlare la lingua del sacro, della sperimentazione e della tradizione. Nel respiro del mantice si riconosce l’anima di un festival che ha saputo crescere, intrecciando radici e futuro.
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