Roberto Bolle al Teatrone: «Udine splendida città, qui torno sempre molto volentieri»
Il celebre ballerino protagonista sabato 16 e domenica 17 novembre: «La prima assoluta di “Moonlight” conquisterà il pubblico»

Torna al Teatro Nuovo col suo gala di “Friends”, Roberto Bolle, sabato 16 novembre (alle 20. 30) e domenica 17 novembre (alle 16), con un doppio evento di apertura della stagione di Opera, Operetta e Danza firmata da Fiorenza Cedolins.
Accanto all’étoile che oggi vanta un carisma senza eguali nel suo campo, artisti rinomati, protagonisti di pas de deux e soli di stili e tecniche differenti. Uno degli elementi di maggiore successo di questo evento, infatti, deriva dalla fusione delle composite caratteristiche dei Friends in un format che unisce famosi estratti della tradizione coreutica allo stile più contemporaneo della danza.
A scegliere cast e programma delle date udinesi, realizzate con un finanziamento straordinario della Regione e il sostegno di Danieli Group SpA, è stato lo stesso Roberto Bolle, direttore artistico dello spettacolo: «Dopo l’accoglienza ricevuta a Udine lo scorso anno, non potevo non tornare in questa splendida città che sto imparando a conoscere e ad amare – ha sottolineato Bolle – una serata preparata con cura, cui parteciperanno artisti che sono stelle luminose nel panorama della danza internazionale. Ho studiato per questa occasione un programma speciale, diverso rispetto all’anno scorso, comprendente anche una prima assoluta che sono sicuro conquisterà il pubblico: “Moonlight” , duetto con Toon Lobach sulle celeberrime note di “Claire de Lune” di Debussy creata per noi da Juliano Nunes giovane coreografo brasiliano acclamato in tutto il mondo».
Astrazione e rigore sono infatti la cifra di questo autore di spicco, fatta di rotazioni e distorsioni, dinamiche avviluppate su sé stesse intrise di umanità espressa nei moti dell’anima, in dimensioni sospese ed emotivamente cariche.
Milanese, e già danzatore all’’Opéra de Paris, è un altro coreografo della serata, Simone Valastro. Il suo Chiaroscuro su musica di Richter è per Bolle, che apre la serata, mentre a seguire, le stelle del Royal Swedish Ballet, Kentaro Mitsumori e Luiza Lopes, interpreteranno il pas de deux da Il Corsaro di Petipa-Drigo e il graffiante Doing it Right di William Dugan sulla partitura elettronica dei Daft Punk.
Daranno un saggio di padronanza tecnica volta all’estrema spettacolarità Young Gyu Choi e Maia Makhateli star del Dutch National Ballet in Esmeralda di Petipa-Pugni mentre Toon Lobach tornerà sul palco con Casia Vengoechea in un pezzo del coreografo Philippe Kratz, “O”, che proprio con questo passo a due ha vinto nel 2018 il primo premio alla 32°International Choreographic Competition di Hannover.
Sono attese, ovviamente, le restanti interpretazioni di Roberto Bolle a partire da Two di Russell Maliphant su musica di Andy Cowton, un potente e fascinoso assolo che indaga il rapporto tra movimento e luce e vede il protagonista imprigionato in una scatola luminosa.
Titolo emblematico dell’epoca sovietica su musiche di Khachaturian, Spartacus di Yuri Grigorovič, innervato di espressività e inesauribile inventiva nelle plastiche figure fuori asse e nei lift mozzafiato, in cui si vedrà Bolle con Tatiana Melnik dell’Hungarian National Ballet.
La coppia brillerà anche in Spring Waters di Messerer-Rachmaninov, un concentrato di acrobatici passaggi tanto fuggevoli quanto privi di gravità. Chiusura con effetti digitali, Sphere, firmato da Mauro Bigonzetti su musica originale del violinista Alessandro Quarta: al centro della scena, Bolle interagisce con un’enorme sfera di oltre 3 metri di diametro, simbolo del Pianeta. —
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