Quel progetto per la difesa di Gradisca dall’invasione turca

Dai primi anni ottanta del Quattrocento Leonardo visse a Milano, trascorrendo anni assai fecondi: dipinse, scolpì, approntò allestimenti per feste e fu scenografo, ingegnere militare, sempre studiando la fisica e le scienze naturali. Lasciò Milano nel 1499, allorché i francesi la occuparono. Dopo un breve periodo trascorso a Mantova, raggiunse Venezia ai primi del 1500 e ripartì già in aprile per Firenze, dopo aver compiuto alcuni studi per apparati difensivi contro i turchi, pronti a lanciarsi sui villaggi friulani fino al Tagliamento.
Recatosi in Friuli per studiare la topografia delle valli minacciate dagli ottomani, il genio di Vinci fornì a quanto pare indicazioni per installare bombarde e rafforzare le mura della cittadella fortificata di Gradisca d’Isonzo. Quindi, rientrato a Venezia, avanzò un progetto (di cui però gli archivi veneziani non conservano traccia) per arrestare l’avanzata ottomana: si trattava di una chiusa, ovvero un “serraglio mobile” o “sostegno dentato” di legno sull’Isonzo, grazie al cui dispositivo pochi uomini avrebbero potuto inondare la valle e causare il rapido annegamento degli invasori. Tuttavia, i costi elevati e la complessità della costruzione fecero accantonare l’idea. È la stessa sorte toccata a numerosi altri suoi visionari progetti. Da quanto risulta, Leonardo sottopose altresì al Senato sistemi di difesa per il porto della città lagunare, immaginando un piano sottomarino per liberare i veneziani prigionieri dei turchi, o addirittura annientare la flotta nemica. Nel 1511, attaccata dall’imperatore Massimiliano d’Asburgo, Gradisca fu persa e Venezia iniziò a pensare a una città-fortezza nella pianura friulana: Palmanova, con la sua struttura a ennagono stellato per un numero straordinario di bocche da fuoco. Anche se poi una vera e propria “prova del fuoco” Palmanova non l’ha mai avuta. Fonti per stabilire un legame fra Leonardo e Gradisca sono il foglio 638 V del Codice Atlantico (la più ampia raccolta di disegni e scritti di Leonardo), con due abbozzi di lettere scritte da Leonardo in merito ai suoi studi per difendere il Friuli dai turchi. Nel foglio 822 V, invece, che risale al 1508, Leonardo ricorda certe indagini relative a un sistema di trasporto delle artiglierie per Gradisca. Su pochi dati si innestano congetture più o meno plausibili e, talora, qualche favoleggiamento. Ma non ci sono motivi per compiere balzi arditi. —
V.M.
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