Da Pordenone a Perugia per raccontare Tina Modotti

Iniziativa di Cinemazero dedicata alla fotografa friulana. Una rassegna arricchita da immagini inedite

Una delle sale allestite al palazzo della penna a Perugi per la mostra “Tinamodotti. L’opera”
Una delle sale allestite al palazzo della penna a Perugi per la mostra “Tinamodotti. L’opera”

Cinemazero porta a Perugia, negli spazi di Palazzo della Penna – Centro per le Arti Contemporanee, la grande mostra monografica “Tina Modotti. L’opera”, uno dei progetti espositivi più completi e articolati mai dedicati in Italia alla fotografa friulana, con alcune foto inedite, frutto delle recenti ricerche del curatore Riccardo Costantini in Messico e Stati Uniti. L’esposizione è realizzata dal Comune di Perugia in collaborazione con Cinemazero e Camera – Centro Italiano per la Fotografia di Torino.

«Tina Modotti continua a sorprendere, nel nostro lavoro di mappatura mondiale continuiamo a incontrare scatti non noti, che attestano la grande ricchezza della sua produzione, a torto derubricata come ridotta a poche centinaia di foto – dichiara Riccardo Costantini, responsabile degli Archivi di Cinemazero. – Dopo i successi di Palazzo Roverella a Rovigo e Camera a Torino, le opere tornano ancora una volta al pubblico. Siamo sempre disponibili e pronti a restituire e a offrire questi scatti straordinari, con l’auspicio, chissà, di poterli riportare anche in Friuli, la sua terra d’origine, magari collaborando all’idea di un museo permanente a Udine, idea che sosteniamo da sempre».

La mostra rappresenta così una nuova e significativa tappa del lungo lavoro di ricerca, conservazione e valorizzazione portato avanti da Cinemazero, che da anni custodisce e promuove l’opera fotografica di Tina Modotti, rendendola accessibile a un pubblico sempre più ampio e consapevole.

Tina Modotti. L’opera, infatti, nasce da uno straordinario progetto di studio, condotto nel tempo da Cinemazero anche con Gianni Pignat e Piero Colussi, sviluppato nell’arco di decenni, fatto di viaggi, contatti e scoperte tra Europa, Russia, Stati Uniti e Messico, seguendo la vita errante dell’artista. Il percorso espositivo approda a Perugia come esito di un lavoro densissimo, arricchito anche da alcuni scatti inediti, frutto delle più recenti ricerche, offrendo ai visitatori e alle visitatrici un’esperienza unica, emozionante e scientificamente rigorosa.

In esposizione oltre 200 immagini, insieme a documenti rari, materiali video e audio, oggetti personali e la macchina fotografica utilizzata da Modotti, oltre alla celebre borsa da viaggio “istoriata”, gioielli della “Collezione Pignat”. Un corpus eccezionale che fa della mostra di Palazzo della Penna il ritratto più completo mai presentato in Italia di quella che è stata definita “la più famosa artista sconosciuta del XX secolo”.

Il percorso ripercorre l’evoluzione artistica di Modotti: dalle prime esperienze hollywoodiane nel cinema muto e l’incontro con Edward Weston, fino alla piena maturità raggiunta in Messico, dove sviluppa il suo linguaggio rigoroso fatto di “fotografie oneste”, libere da virtuosismi e profondamente legate alla realtà sociale. Tra i nuclei più significativi spiccano le fotografie dedicate alle donne di Tehuantepec (1929). Una sezione speciale ricostruisce la prima e unica mostra personale realizzata da Tina Modotti nel 1929, proponendo una suggestiva “mostra nella mostra”, accompagnata da rare musiche d’epoca, in un atto di profondo rispetto filologico ed emotivo.

Più che una retrospettiva, il progetto promosso da Cinemazero è un percorso documentale e sensoriale, arricchito da materiali inediti, riviste e ritagli di quotidiani. La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Dario Cimorelli Editore. 

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