Pat Metheny: l’Italia nel mio supergruppo con il mago Carmassi

CODROIPO. Sarà l’ospite di apertura, il prossimo 14 giugno alle 21.30 a villa Manin di Passariano, della ventiquattresima edizione di Udine&Jazz, organizzata da Euritmica. Stiamo parlando di Pat Metheny, a tutti gli effetti un amico del pubblico italiano e del Friuli che ha scelto la nostra regione anche per l’anteprima nazionale del suo nuovo tour con il suo Unity Group, un quartetto di musicisti stratosferici.
Insieme al leggendario chitarrista ci saranno Chris Potter al sax e clarinetto basso, Antonio Sanchez alla batteria e Ben Williams al contrabbasso.
A questa formazione si è aggiunto lo straordinario polistrumentista italiano Giulio Carmassi, voluto dallo stesso Metheny dopo aver visto il video di The First Circle, un piccolo gioiello nel quale Carmassi, da solo, sfodera le sue incredibili doti cantando e suonando tutti gli strumenti. Con questa band, Metheny ha ricevuto il suo ventesimo Grammy Award. Gli abbiamo chiesto se dopo la leggendaria formazione del suo primo Pat Metheny Group e della Unity Band di adesso ritenga che il livello di creatività di una band sia a un livello piú elevato di quello che può fare il singolo.
In vario modo – ci risponde – la mia principale occupazione durante tutti questi anni, perfino prima di essere un “chitarrista” è stata quella di band leader.
A partire dal concetto stesso di “gruppo” o di un progetto, dal fatto di cercare e arruolare le persone giuste, e quindi scrivere della musica per quel gruppo e alla fine farlo diventare in grado di suonare dal vivo, beh, questi sono stati gli elementi fondamentali del mio obiettivo durante tutti questi anni, indipendentemente dal contesto musicale del quale la musica era parte. In diverse maniere, posso dire di vedere il complesso di come si sono sviluppate le cose da Bright Size Life fino a oggi, come un lungo viaggio, un lungo disco, una lunga composizione con una varietà di attori e di personaggi che vengono e vanno creando una specie di evoluzione della premessa iniziale che io avevo esposto tanti anni fa con quel primo disco.
Tra lei e l’Italia c’è un amore reciproco, è per questo che nel suo gruppo c’è anche un italiano, il polistrumentista Giulio Carmassi, e quale è il suo apporto al gruppo?
Per quanto riguarda Giulio, devo dirle che per fare quello che avevo in mente di suonare avevo bisogno di arricchire la base strumentale che avevo a disposizione aggiungendo un altro musicista.
E comunque non volevo modificare l’incredibile dinamica che avevo raggiunto con il quartetto. Quello che mi serviva era un ottimo musicista che potesse suonare molte arti, una specie di quello che chiamiamo “session musician” . Giulio è il musicista perfetto per questo gruppo. E poi, già è vero, è italiano! Una delle cose piú belle in assoluto nella mia vita è la magnifica relazione che ho da anni con la vostra splendida nazione. È un piacere avere uno dei vostri musicisti piú sbalorditivi con me in questa parte del viaggio.
Come vede il panorama attuale della musica, c’è qualcuno che ascolta piú spesso?
Sinceramente e sfortunatamente ho davvero molto poco tempo per gli “input”.
Cerco di ascoltare cose nuove, o per lo meno i nuovi musicisti che gravitano nella mia area musicale, e devo dirle che ci sono tantissimi musicisti davvero ottimi. Ma in quelle rare occasioni in cui posso rilassarmi, ascolto molto Bach, Clifford Brown, Charlie Parker, John Coltrane e Sonny Rollins, tutta la musica che ho amato da sempre.
E poi, dato che ho un quindicenne che gira per casa, non posso fare a meno di ascoltare anche delle cose piú attuali come Skrillex, Daft Punk e cosí via, e devo dirle che mi piace davvero molto!
I biglietti per il concerto di Pat Metheny sono in vendita sul sito www.euritmica.it e circuito TicketOne www.ticketone.it; sono disponibili tre tipologie di posti: 27 euro piú 4 di prevendita per i posti in piedi, 34 euro piú 5 per la platea numerata e 40 euro piú 6 per le poltronissime numerate. Info sul sito di Euritmica e al numero 04321744261.
Gabriele Giuga
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