Paolo Rumiz ad Azzano Decimo, mostra sull’Esodo a Pordenone

Lo scrittore e giornalista triestino sarà ospite di Dedica 30, programma con iL quale il festival sta celebrando i 30 anni

Cristina Savi
Il giornalista Paolo Rumiz
Il giornalista Paolo Rumiz

AZZANO DECIMO. Paolo Rumiz ad Azzano Decimo, teatro a Caneva, musica, una mostra sull’esodo istriano a Pordenone e alcuni incontri fra storia e geopolitica formano il “palinsesto” dell’agenda di venerdì 9 febbraio.

Lo scrittore e giornalista triestino sarà ospite di Dedica 30, il programma con i quale il festival sta celebrando i 30 anni: alle 20.45, nel teatro Mascherini di Azzano Decimo, Rumiz dialogherà con il curatore di Dedica Claudio Cattaruzza. La conversazione, intitolata “Il bagaglio per scrivere”, è organizzata in collaborazione con il Comune di Azzano Decimo.

A Villa Frova di Stevenà di Caneva la Compagnia di Arti & mestieri di Pordenone porta alle 20.45 il concerto-recital “Prendi a sorsi il vino, prendi a sorsi la vita”, che, attraverso la poesia, rende omaggio a una specialità del territorio: un inno al vino, bevanda considerata nettare divino, accompagnato dalle musiche al pianoforte di Angelo Poletto e al violoncello di Lorenzo Parravicini, che faranno da sottofondo alle voci recitanti di Bruna Braidotti e Bianca Manzari e a quella lirica del soprano Elena Bazzo Fedrigo.

Sempre oggi, alle 11, nella sala espositiva della biblioteca civica di Pordenone, sarà inaugurata la mostra "L'Esodo e i luoghi del Ricordo", a cura di Tiberio Giurissevich e altri artisti, in collaborazione con l’associazione "L'artistica".

Musica, dalle 22, al Puerto Escondido di Fontanafredda, per gli amanti del rock e in particolare del rock'n'roll delle origini, con Nicola Congiu e la sua performance tutta dedicata al mitico Elvis.

A Prata, nella sede della Pro loco, alle 20.30, Marco Pascoli, esperto storico e direttore del museo Grande Guerra di Ragogna, insieme a. Lorenzo Lena (relazioni internazionali e scienze strategiche), parlerà di “Evoluzione storica del secolare conflitto russo-ucraino, a partire da un affresco austro-ungarico della Grande Guerra individuato nel cuore del Friuli”.

Il ciclo di incontri che l’associazione Bobbio dedica “all’Impero di Austria e Ungheria, dal congresso di Vienna al trattato di Versailles e oltre”, fa tappa domani a Cordenons, all’Aldo Moro, alle 10, con la conferenza “La rivoluzione artistica nella Vienna della Belle Époque” a cura di Alessandra Tiddia .

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