Nek e Renga uniti in tour a Majano: «Condivideremo voci e canzoni»

Saliranno sul palco alle 21.30. Presenteranno le loro hit e i lavori in coppia

Elisa Russo

«I nostri tour passano sempre dal Friuli, diciamo che abbiamo rapporti soprattutto con l’enologia locale»: mettono subito in gioco il loro buonumore e la voglia di scherzare Renga e Nek, amici per davvero e ora uniti in un tour che li porta al Festival di Majano sabato 29 luglio alle 21.30.

Due grandi voci della musica italiana, Filippo Neviani in arte Nek è nato in provincia di Modena mentre Francesco Renga, pur essendo cresciuto a Brescia, ha origini friulane: «Sono nato a Udine quasi per caso – racconta – perché mio padre, sottufficiale della Guardia di Finanza, nel ’68 comandava la brigata di Pontebba e quindi nacqui nell’ospedale di Udine».

Tutto era partito in trio con Pezzali e ora siete rimasti voi due?

Renga: «In realtà frequentiamo ancora anche Max. Poi tra noi due è nata questa voglia di una nuova avventura, la scintilla si è accesa proprio sul palco del tour in trio perché abbiamo intuito che le nostre due voci insieme erano molto affascinanti. Tutto doveva risolversi in una grande festa per celebrare i trent’anni di carriera di Nek e i miei quaranta, all’Arena di Verona, ma il pubblico ci ha richiesti e allora eccoci ad accontentarli con questo tour insieme. È molto bello condividere i due repertori, mischiarli».

È vero che vi scambiate anche le canzoni?

Nek: «È proprio quella l’idea di fondo, miscelare i due stili vocali e cantare i pezzi l’uno dell’altro, condividere le canzoni come se noi fossimo un unico artista, un’entità a sé».

Renga: «È molto divertente perché si sprigiona un’energia incredibile, questo nasce da un’amicizia profonda, dalla condivisione delle nostre vite. C’è voglia di rimettersi in discussione, quello che facevamo da soli ora lo facciamo in due ed è un modo anche per alleggerirsi, dove non arriva uno arriva l’altro».

Avete pubblicato due singoli “L’infinito più o meno” e “Solito Lido”. Ci sarà un album?

Nek: «Ci sono undici pezzi inediti. Abbiamo condiviso il lavoro con un gruppo di autori molto valido. Gli stili sono vari, a volte inaspettati».

Renga: «Nessuno dei due singolarmente avrebbe fatto uscire “Solito Lido”, è espressione di qualcosa che prima non c’era. È stato stimolante perché abbiamo potuto osare. Sarà un disco molto particolare, sorprendente. Ne sono davvero felice, non ho mai affrontato un disco e un tour con così tanta energia e leggerezza, mi sento molto libero».

Questi inediti sono nella scaletta live?

Nek: «No, solo i due singoli pubblicati e poi tutte le nostre hit, i pezzi più iconici e emblematici delle carriere. Un repertorio che la gente sa a memoria e che sappiamo ha voglia di ascoltare e cantare con noi».

Renga: «Addirittura Filippo mi ha convinto a inserire “Senza vento” dei Timoria che non avevo più fatto».

Quindi ci sarà poi anche un tour per presentare l’album?

«Non lo sappiamo, navighiamo a vista. Per ora queste 25 date, che culmineranno il 5 settembre all’Arena di Verona e il 7 ottobre al Mediolanum Forum di Milano. Poi ci fermeremo per capire. Inoltre, non crediamo faremmo un live solo con i brani nuovi, il pubblico ha troppo a cuore le hit del passato di entrambi che non possono mancare, fanno parte delle loro vite. Quindi venite a vederci a Majano, per ora è una cosa unica poi non si sa cosa accadrà».

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