L’orchestra San Marco e l’accademia Arrigoni al Miotto di Spilimbergo

Cristina Savi



Riparte nel segno di una collaborazione nata per un progetto ambizioso l’attività dell’Orchestra San Marco di Pordenone e dell’Accademia d’Archi Arrigoni di San Vito al Tagliamento, focalizzata sulla “nuova musica”: partiture contemporanee che diano spazio ai migliori compositori di oggi e alle accademie e i conservatori del territori. Tre i concerti in programma a partire da oggi, alle 18, nel teatro Miotto di Spilimbergo, per proseguire domani (stesso orario) nell’auditorium Zotti di San Vito al Tagliamento e il 25 maggio, alle 20, nel teatro Zancanaro di Sacile. Diretti da Domenico Mason, saliranno sul palco una formazione di orchestra d’archi e i solisti dell’Opter Ensemble (al pianoforte Federico Lovato, direttore artistico della San Marco, al corno Guglielmo Pellarin e al violino Francesco Lovato al violino), trio nato con una vocazione di grande versatilità e perfetto per il repertorio scelto per la co-produzione, a cominciare dalla composizione che dà il titolo all’evento, il “Concerto grosso” creato, proprio su commissione dell’Opter Trio, dal musicista Mario Pagotto, compositore, docente al Conservatorio di Udine. Una partitura in tre movimenti, che riannoda il filo di un progetto già avviato con il Trio nel 2018, per riprendere (e rinnovare) l’antica forma del “concerto grosso” barocco, pensato per un piccolo gruppo di strumenti solisti e orchestra, su nuove sonorità e ritmiche contemporanee, come testimonia l’inserimento degli archi e anche delle percussioni. Il programma sarà completato dall’Andante e tema con variazioni per corno e archi di Rossini e dalla “Saint Paul's Suite” (per orchestra d’archi) di Gustav T. Holst. —

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