La musica di Bulligan racconta in un disco la tragedia di Hiroshima

Al fianco dell’artista friulano ospiti come Massimo Somaglino. Tutto ha origine dalla colonna sonora del film di Tessari del ’21

Elisa Russo
Il friulano Mariano Bulligan, violoncellista e cantante (foto di Siwei Wang)
Il friulano Mariano Bulligan, violoncellista e cantante (foto di Siwei Wang)

«È stato davvero entusiasmante lavorare alle musiche di questo film, con una squadra bellissima che mi ha permesso di approfondire un triste pezzo della storia mondiale da diverse angolazioni, e il viaggio è stato ancora più toccante grazie alle suggestioni che ci ha dato Mako Yasuda, giornalista di Tokyo.

Mai avrei pensato nella vita di poter chiedere a una giapponese “cosa ti raccontavano i tuoi nonni sulla tragedia atomica?”».

“VII Stazione Hiroshima” è il nuovo album/colonna sonora del violoncellista e cantante friulano Mariano Bulligan, pubblicato da The Jellyfish Label, con distribuzione T.A.G. The Artist Garage, disponibile su tutte le piattaforme. Composto e suonato da Bulligan al violoncello, violoncello elettrico, voce, percussioni ed elettronica, al suo interno vanta alcuni ospiti speciali: la voce dell’attore udinese Massimo Somaglino e i flauti della virtuosa polistrumentista slovacca Veronika Vitazkova, contiene nove tracce e come l’omonimo film è un continuo richiamo a Giappone e Friuli.

Bulligan suona anche strumenti particolari: le grandi sculture sonore I Gong di Hiroshima, opere d’arte in bronzo create dallo scultore Luciano Ceschia nel ’61 e il mini-sintetizzatore BitBeatBot ideato e costruito da Alberto Novello, “jesterN”, artista multimediale e scienziato friulano.

«Il disco – spiega Bulligan – ha origine come colonna sonora dell’omonimo mediometraggio uscito nel 2021, nato da un’idea di Somaglino, con la regia di Mike Tessari (anche autore della copertina e direttore del videoclip musicale), la fotografia di Marco Giusti e con gli attori Marco Rogante, Chiara Donada, Giuliano Bonanni e le maschere di Brat Teatro.

Una co-produzione tra Teatri Stabil Furlan, Nuovo Giovanni da Udine, Associazione Candoni, in collaborazione con il Far East Film Festival, direttori generali del progetto gli stessi Bonanni e Somaglino».

Il film, andato in onda anche su Rai Fvg, dedicato alla tragedia atomica, si basa sul testo teatrale del drammaturgo carnico Luigi Candoni “Via Crucis ora zero”.

L’album “VII Stazione Hiroshima” mescola world fusion, elettronica, funk: è stato registrato tra Friuli e Vienna, missato all’Overball Studio a San Daniele e, per il brano di chiusura, a Londra dal più volte premiato ai Grammy Marc Urselli.

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