La magia di Battiato e a Tarvisio si vola su un tappeto di note

TARVISIO. Da lui non sai mai cosa aspettarti. Che sia un cd o un live, Franco Battiato è capace di passare dal pop al rock, attraverso la musica classica e la lirica, trascinandosi dietro pure scorie...

TARVISIO. Da lui non sai mai cosa aspettarti. Che sia un cd o un live, Franco Battiato è capace di passare dal pop al rock, attraverso la musica classica e la lirica, trascinandosi dietro pure scorie di elettronica. Non ha fatto eccezione il concerto di ieri sera a Tarvisio, a chiusura del No Border Festival. Prima del Maestro siciliano, però, è salita sul palco a scaldare il pubblico la giovanissima (classe ’95) Francesca Michielin, vincitrice di X Factor 2012, nella cui voce si riconosce calda e coraggiosa l’influenza artistica di Elisa, che l’ha presa sotto la sua ala protettrice. Quattro canzoni, accompagnate da pianoforte e percussioni, e poi il palco si libera per il poeta isolano. Battiato entra nel buio, prende posto sul suo tappeto che lo accompagna per tutto il viaggio di Apriti Sesamo lungo lo stivale e dopo appena poche parole della bellissima Un irresistibile richiamo, i fari incendiano di rosso il palco. Da subito si capisce che gli archi alle sue spalle abbracceranno la sua voce con sfumature morbidissime. La sincronia fra ritmo e luci che illuminano i gradoni su cui è sparsa la piccola orchestra di nove musicisti è perfetta, e Battiato, come presule musicante dal suo pulpito, dirige dando le spalle ai suoi artisti. Apriti Sesamo torna ad affacciarsi alle sfumature del disagio della contemporaneità, come in alcuni pezzi del passato. La meravigliosa Un’altra vita è questo una canzone del ’98, che parla di un giorno qualunque di un uomo qualunque e Battiato è riuscito a instillare tra le sue strofe neorealiste tanta poesia da renderla commovente. Il pubblico apprezza, applaude, incita e lui si comincia a sciogliere in interazioni sempre piú confidenziali. Al momento dei pezzi storici la platea si fa coro. Lui sa che non può fare a meno di proporre le sue perle piú preziose: Te lo leggo negli occhi, La prospettiva Nevski, I treni di Tozur e lei, l’inno al sentimento puro che ognuno in cuor suo vorrebbe sentirsi dedicare dal proprio amore, La cura.

Anna Dazzan

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto