Il batterista Harvey Mason a Sacile per il “Volo del jazz”

É una leggenda del jazz-funk l’ospite del Volo del jazz che si esibirà sabato alle 21 allo Zancanaro di Sacile
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É una leggenda del jazz-funk l’ospite del Volo del jazz che si esibirà sabato alle 21 allo Zancanaro di Sacile. Non sembri esagerata una tale definizione per Harvey Mason, batterista per la prima volta in regione con la sua band Fourplay. A scorrere la biografia di Mason e le collaborazioni che ne hanno segnato la carriera c’è proprio tutto l’olimpo del jazz che conta, da Ray Charles a Herbie Hancock. A Sacile, il drummer presenterà il suo ultimo disco “Chameleon” accompagnato da Mark De Clive Lowe alle tastiere, Ernest Tibbs al basso e Kamasi Washinghton al sax.

Nato ad Atlantic City (New Jersey) il 22 febbraio 1947, Harvey Mason è, per la precisione e la versatilità, uno tra i batteristi più richiesti di tutti i tempi. Ha cominciato la sua carriera all’età di 7 anni prendendo lezioni di batteria, ha continuato la sua formazione musicale al Berklee School of Music prima e poi al New England Conservatory of Music dopo aver vinto una borsa di studio. Durante la sua permanenza a Boston ha anche potuto lavorare al Triple A Studios, registrando jingle e album religiosi e sperimentando situazioni imprevedibili e diversificate, che lo hanno portato a essere un musicista di altissimo livello.

Durante gli anni sessanta si è esibito con leggende del jazz come Duke Ellington ed Erroll Garner. La sua carriera discografica ha avuto inizio durante i primi anni dell’esplosione jazz crossover della Blue Note ed è proseguita registrando e componendo con Herbie Hancock e gli Headhunters. Mason ha ricevuto sette nomination ai Grammy Awards, tra cui quella per Best Contemporary Jazz Performance per l’ultimo dei suoi sei album da solista, “Ratamacue”.

Ha vinto quattro volte il premio Modern Drummer’s Poll per la categoria studio e tre trofei Most Valuable Player della Naras. Ha realizzato più di 150 colonne sonore per film, fra cui quella per “Il colore viola”. Ha legato il suo nome a quello di giganti della musica come Ray Charles, Miles Davis, James Brown, Gerry Mulligan, Freddie Hubbard, George Benson, Chick Corea, Aretha Franklin, Santana, ed è stato ingaggiato per le notti degli Oscar ben 25 volte. La sua collaborazione con il gruppo di jazz contemporaneo Fourplay lo ha portato a vincere un album di platino, tre dischi d’oro, un Soul Train Music Award e dieci nomination ai Grammy.

Il 12 dicembre toccherà alla cantante, danzatrice e percussionista della Costa d’Avorio Dobet Gnahoré; il 14 dicembre, concerto a ingresso libero dei giovani talenti della Flight Big Band.

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