I paesaggi esaltano l’arte di Mazzoli

MONTEREALE VALCELLINA. Partendo dalle composizioni, dipinte per passione con figure di animali, vivi e morti, ispirate alla caccia, praticata da sempre in famiglia e da lui stesso, Andrea Mazzoli a cinquant’anni è diventato un pittore di rilevanza nazionale, che ora scava nei ricordi propri, in quelli della famiglia e della realtà di Maniago, dove da sempre abita.
Paesaggi dei magredi e scene di processioni, passaggi della filarmonica in piazza, alberi fioriti che sembrano spuntare dal tettuccio di una delle prime Seicento, il vecchio battiferro dismesso e il “Requiem” per l’officina dei genitori, ormai incorniciata nelle ragnatele. E ancora, i paesaggi in autunno della campagna maniaghese con i cacciatori sotto la pioggia, l’albero dei cachi del vicino e i nonni nel ricordo ispirato dalla camera da letto o dalla memoria di Andrea che li vede passare in bicicletta vicino alla ferrovia, ormai da anni inattiva.
Un mondo di emozioni quello di Andrea Mazzoli, impressionista moderno dei cieli grigi, ma dalle tinte forti di ricordi che vengono fermati sulla tela dal suo sguardo nostalgico, a volte struggente, per oggetti e ambienti ormai passati di un mondo del Novecento, dove si era meno soli guardando assieme la televisione al bar, sotto il ritratto di Primo Carnera, sfilando in corteo, dietro la banda il giorno della festa del borgo, correndo in piazza quando arrivava il carrettino dei gelati, mettendo in moto la prima Seicento, sotto il corniolo in fiore.
“Sguardi-Raccontando ricordi con forme e colori” è il titolo del catalogo della mostra di Andrea Mazzoli, introdotto dal critico d’arte Giuseppe Carcò che segue gli eventi artistici del pittore e da Vittorio Comina, presidente del Circolo culturale “Per le antiche vie” che ha organizzato l’esposizione alla Casa della gioventù di Montereale. Le decine di quadri di Andrea Mazzoli rimangono impresse nel visitatore come un “amarcord” che ci fa sì visitare il nostro passato, ma per lenire le tante solitudini del presente. Alla Casa della Gioventù di Montereale si ammira l'antologica di Andrea Mazzoli fino al 30 agosto, con la collaborazione del Circolo per le antiche vie, aperta tutti i giorni dalle 16 alle 20.
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