I carteggi del cenacolo di Donna Lavinia

UDINE. Lavinia Florio: una dama friulana tra cultura del territorio e letteratura è il progetto promosso dall’associazione Apriamo il Paracadute di Buttrio per far conoscere un territorio attraverso...

UDINE. Lavinia Florio: una dama friulana tra cultura del territorio e letteratura è il progetto promosso dall’associazione Apriamo il Paracadute di Buttrio per far conoscere un territorio attraverso la storia e il vissuto di una donna colta e intellettuale. A villa Florio-Maseri a Persereano (Pavia di Udine), in collaborazione con l’associazione Tornà in Pais, è stato presentato il libro edito da Marsilio La più istruttiva, e la più squisita delle conversazioni: i carteggi letterari di Lavinia Florio Dragoni (1780-1811). Liliana Cargnelutti, della soprintendenza archivistica del Fvg ha introdotto alle problematiche del lavoro di ricerca svolto per la raccolta dei documenti per il volume curato da Fabiana Savorgnan di Brazzà. L’epistolario svela l’attività del circolo letterario legato a Lavinia Florio Degani grazie a carteggi per la maggior parte inediti.

Personaggio emblematico, Donna Lavina, nata a Udine, figlia del poeta friulano Daniele Florio e poi sposa di Antonio Dragoni. La dama raccolse intorno a sé eruditi friulani e veneti, fra cui il noto letterato padovano Melchiorre Cesarotti. Attraverso i luoghi delle lettere (Udine, Lovaria, Pasiano di Basiliano, Venezia, Padova) e i contenuti in esse esplicitati, si delinea un itinerario fisico e spirituale che permette di ricostruire un’epoca, ma anche uno stile di vita che caratterizzava il vivere in quella campagna friulana a cui Lavinia dedicava molto del suo tempo, in attività quali la coltivazione del vino e la cura delle attività quotidiane, che regalano quadri d’ambiente pregevoli e inediti dell’esistenza agreste del tempo.. Durante la serata anche la consegna del riconoscimento “di Toppo Wassermann: lo sguardo verso l’orizzonte”, dedicato quest’anno alla nobile famiglia friulana dei Florio per il ritorno della biblioteca Florio nella sua dimora udinese, conferito per il 2013 al rettore Cristiana Compagno per l’impegno profuso per far sí che la donazione della Biblioteca e dell’archivio Florio diventasse realtà, rendendone così possibile il trasferimento nella sua sede originaria; e al professor Attilio Maseri, fautore della donazione e che così facendo ha scelto di  lasciare la biblioteca, prezioso patrimonio culturale ambito anche all’estero,  in regione. 

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