Grandi classici, rapper e signore della canzone: i 27 (più tre) dell’ultimo Sanremo di Amadeus
La lista dei big, a cui si aggiungeranno i giovani, in diretta al Tg1. Mannoia, Bertè, Ricchi e Poveri ma anche Ghali e BigMama

In “Mangia prega Ama” (deus), titolo di un film del 2010, c’è la sintesi sanremese 2024, con – in evidenza – un plotone canoro di gran peso storico & social: da Mannoia, Bertè, Ricchi e Poveri ad Angelina Mango, Annalisa, Emma.
Mangia. La lista dei ventisette big – dei ventitré programmati – è scivolata fuori ieri dal Tg1 prandiale senza “disturbi hot” com’è invece accaduto, durante l’estrazione delle squadre dell’Europeo di calcio.
Prega. Invocare il Signore affinché la prevista chiusura di ogni puntata alle 2 del mattino diventi almeno l’una, per decenza, ma anche Lui non riuscirà a costringere Ama (deus) dall’evitare l’incontro fra la fine del festival e l’inizio di “Unomattina”.
A sessantaquattro giorni dal festival numero 74, finalmente ci siamo impossessati del menu completo dei gorgheggiatori seriali che, per cinque sere dal 6 al 10 febbraio, ci ritroveremo in salotto.
Ventisette, si diceva, dai ventitré programmati. Un cambio di regolamento ha allungato, all’improvviso, il già sostanzioso brodo dell’Ariston. Più, ovviamente, i tre giovani che usciranno dalla serata Raiuno del 19 dicembre.
SMOKING FUORI ORARIO
Amadeus, con uno smoking decisamente fuori orario, ha bruciato sul tempo, nella scaletta delle news del Tg1 della domenica, il Papa, i raid su Gaza, il terrorismo, la disabilità, il maltempo e il calcio, estraendo per primo dal suo librone gli iniziali tredici nomi aggiungendo gli altri quattordici a fine corsa.
Eccoli, buttati dentro alla rifusa: Fiorella Mannoia, Geolier, Dargen D’Amico, Emma, Fred De Palma, Angelina Mango, La Sad, Diodato, Il Tre, Renga e Neck, Sangiovanni, Alfa, Il Volo, Alessandra Amoroso, Gazzelle, Negramaro, Irama, Rose Villain, Mahmood, Loredana Bertè, The Kolors, Big Mama, Ghali, Annalisa, Mr. Rain, Maninni, Ricchi e Poveri. Con buona pace dei Jalisse, ancora una volta fuori, dopo tanti di quei tentativi che non si riescono nemmeno a contare.
Lo scaltro Amadeus si è pigliato il duo femminile più cliccato e agognato dalle orde adolescenziali: Annalisa e Angelina Mango. Impossibile non ritrovarle, con piacere, su qualunque tragitto autostradale dell’etere.
ZONA TIK TOK
Una Mango con “Ci pensiamo domani” o una Annalisa con “Mon Amour” compaiono di frequente nello splendore del piccolo schermo full hd nelle loro movenze ultrasexy.
Mancherebbe Elodie, ecco, per fare il tris, ma c’è la Amoroso, debuttante in Riviera, magari meno prezzemolina delle due, ma con un suo enorme perché musicale.
Restando in zona Instagram e Tik Tok anche i The Kolors, con il tormentone estivo “Italodisco”, viaggiano in corsia di sorpasso in quanto a gradimento dell’attimo.
E Ama sa bene quanto sia necessario l’apporto giovanilistico in un festival dalle movenze gerontologiche per gli anni che giacciono sulla gobba del concorso e per l’età media dello spettatore medio, più propenso ad addormentarsi con i Ricchi e Poveri (dodici edizioni) e con la Bertè, piuttosto di restare sveglio con Ghali.
Ecco, vediamo chi è Ghali, per esempio. Un rapper, toh. Trent’anni, milanese con genitori tunisini. Agli esordi si chiamava Fobia, poi diventò Ghali Foh. Quattro album in studio e una raccolta. Il 27 novembre è uscito “Pizza Kebab Vol. 1”.
A fargli compagnia ci pensa un’altra scelta del direttore artistico, alla ormai sua quinta tornata rivierasca: Geolier. Rapper? Ovviamente sì, classe Duemila, napoletano, sul principio vicino al freestyle e cresciuto “attraverso i dischi di Co’Sang, Club Dongo, Michael Jackson, Nas e Rocco Hunt”.
La casella “per i gggiovani” è abitata anche da Fred De Palma, che in realtà si chiama Federico Palana, piemontese, anche lui un freestyler, sei album dal 2012 al 2021 e da Il Tre, ventiseienne romano, naturalmente rapper.
Attenzione: BigMama in arrivo. Ve la ricordate lo scorso Sanremo in coppia con Elodie? Una rapper irpina tostissima.
Canta le discriminazioni, l’omofonia e l’autolesionismo. Ci sarà ciccia da scrivere. Scelta proprio per fare utile turbolenza mediatica, come accadde per Rosa Chemical la scorsa edizione. Non scordiamoci di Alfa, eh, ennesimo rapper (genovese) della collezione che con il festivalone non ha avuto in passato una gran fortuna.
SETTORE NOSTALGIA
Sarà Fiorella Mannoia a riportare il respiro lento, una certezza per l’udito e per il cuore, la gran signora del canto tornerà fra noi per la quinta volta a Sanremo. “Caffè nero bollente” nel 1981 e, soprattutto, “Quello che le donne non dicono”, nel 1987, sono i suoi intramontabili motivi.
A proposito di “signora” non sono una (…) cantava lei (1982), ancora lei, la Bertè, sul quel palcoscenico a stabilire una supremazia di undici edizioni: chi la scalza? Tornerà Emma, la bella Emma Marrone, al quarto Sanremo, dopo “Ogni volta è così” del 2022.
Per la truppa nostalgia di peso, Ama ha scelto Negramaro, Diodato, Nek, Renga, Il Volo: certezze come la nebbia in Valpadana. Andiamo di corsa. Manca il rock? No, ci penseranno quelli de La Sad un po’ strambi esteticamente, in verità, ma grintosi.
Bissa subito Mr. Rain: ricordate la tenera “Supereroi” del Sanremo 23? Riecco Sangiovanni, attore nella serie con Verdone, ricompare l’ormai gigante Mahmood, due festival, due vittorie: “Soldi” e “Brividi” (in coppia con Blanco) e fa cu cu anche Gazzelle, malinconico esponente dell’indie pop italiano.
Restano solamente da mettere in fila Mannini, cantante barese del 1997, cresciuto a pappette e U2, Irama, già visto da queste parti nel 2022, Dargen D’Amico, agitatore di folle, e Rose Villain, cantautrice milanese trentaquattrenne, dispensatrice di pop e hip pop.
Orbene. Non ci resta che l’ascolto del corposo plot musicale nelle infinite serate festivaliere, la quinta volta di Amadeus che sarà spalleggiato da Mengoni, Giorgia, Teresa Mannino, Lorella Cuccarini e Fiorello.
E, forse, con la benedizione del fuori forma gladiatore Russel Crowe, superospite in trattativa.
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