Gorizia premia Alberto Angela e l’arte di divulgare

Un nuovo riconoscimento nell’ambito del festival. Il vincitore: «Raccontare a tutti aiuta a capire il mondo»
21/12/2016 Roma, Rai, 1, photocall del documentario Stanotte a San Pietro Viaggio tra le Meraviglie del Vaticano, nella foto Alberto Angela
21/12/2016 Roma, Rai, 1, photocall del documentario Stanotte a San Pietro Viaggio tra le Meraviglie del Vaticano, nella foto Alberto Angela

GORIZIA. In occasione della tredicesima edizione del Festival internazionale della Storia (Gorizia, 25-28 maggio 2017), l’associazione culturale èStoria continua a scommettere sulla passione del pubblico per la conoscenza del passato e istituisce il Premio èStoria, che sarà conferito annualmente a un grande protagonista della divulgazione storica, scelto tra accademici, scrittori, artisti, giornalisti, testimoni e studiosi in grado di rendere le questioni della storiografia alla portata di tutti.

Il primo a ricevere questo riconoscimento sarà Alberto Angela, celebre scrittore e divulgatore scientifico, autore e conduttore di programmi tv come “Passaggio a Nord Ovest” e “Ulisse”, nella cornice del festival, il pomeriggio di sabato 27 maggio.

Successivamente alla premiazione Alberto Angela parlerà al pubblico di “Storia e divulgazione in Italia”. Recita la motivazione: «Per la capacità di proporre al grande pubblico ricostruzioni avvincenti e significative del passato, con costanti riferimenti alle discipline archeologiche e storico-artistiche, rendendo vividi e godibili per lettori e spettatori i frutti di uno studio rigoroso e puntuale».

«Siamo convinti che sottolineare la valenza della divulgazione sia un tema essenziale per il dibattito culturale. È pressante la necessità di avvicinare l'eccellenza della ricerca storica e la capacità di comunicare», ha detto il curatore del festival Adriano Ossola. «L’occasione del tema “Italia mia” per questa edizione hanno facilitato la scelta sull’attribuzione del premio èStoria, che siamo onorati di conferire ad Alberto Angela».

È di pochi mesi fa, va ricordato, il grande risultato di aver catturato l’attenzione di poco meno di 6 milioni di telespettatori su Raiuno per la speciale su San Pietro. Continuano a essere scelti da numerosi lettori i suoi bestseller, tra i quali ricordiamo “Gli occhi della Gioconda” (Rizzoli, 2016), “San Pietro” (Rizzoli, 2015), “I tre giorni di Pompei” (Rizzoli, 2014) – grazie al quale è stato possibile restaurare l’affresco dell’ “Adone ferito” nell’omonima casa di Pompei –, “I bronzi di Riace” (Rizzoli, 2014), Viaggio nella Cappella Sistina (Rizzoli, 2013), “Amore e sesso nell’antica Roma” (Mondadori, 2012), “Impero” (Mondadori, 2010) e “Una giornata nell’antica Roma” (Mondadori, 2007).

«È con profonda gratitudine e grande soddisfazione che accolgo l’invito del festival a ritirare il “Premio èStoria”, un premio di cui condivido in particolare lo spirito e l'attenzione per il modo di divulgare il nostro passato, di scavare alla ricerca delle origini della nostra civiltà utilizzando lo strumento del racconto, pur basandosi su fonti autorevoli e scientifiche - ha detto Alberto Angela –. È una modalità in cui ho sempre creduto e che ha caratterizzato in larga misura il mio lavoro, portato avanti da molti anni sia in televisione sia attraverso i miei libri.

Sono convinto che “raccontare la Storia come si racconta una storia” possa avvicinare chiunque – adulti e ragazzi, persone con le più diverse formazioni di base – ai contenuti di una materia indispensabile per capire il nostro presente e il mondo in cui viviamo: la Storia, appunto».

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