Gianna Venier racconta un progetto d’amore

UDINE. Quando la vita annichilisce progetti e aspettative è facile scivolare in un baratro che inaridisce i sentimenti, finendo per contagiare il vivere quotidiano. Un tunnel senza uscita? Tutt’altro. Basta guardarsi intorno e fidarsi del proprio cuore. Così fanno Karen e Caterina, le protagoniste dell’ultima fatica dell’udinese Gianna Venier “La giostra spezzata” (E. Chiandetti, 148 pagg). Un romanzo al femminile, ma non troppo. Dove s’infilano un furto di gioielli e il delicato tema della disabilità che qui si concretizza in una dolcissima bambina autistica. Il libro sarà presentato oggi, alle 17.30, alla libreria Tarantola (via Vittorio Veneto 20), dove l’autrice dialogherà con la giornalista Laura Pigani.
Karen incanala la sua enorme sensibilità in un singolare progetto d’amore, decidendo di liberarsi con un colpo netto di un passato ricco di uomini egoisti ma povero di affetti sinceri. Proprio uno di questi uomini, senza saperlo, le ha fatto un regalo inaspettato e meraviglioso, un appiglio al quale la donna si aggrappa per risalire la china. La “rivale” Caterina rappresenta quasi l’alter-ego di Karen: fredda, dispotica, molto ricca e incapace di affrontare la malattia della figlia. Ma anche in lei, a poco a poco, cresce la voglia di affrancarsi dall’ovatta che la circonda per occuparsi della piccola.
È un libro che parla di rapporti, di sentimenti e della forza dell’amore, quello che fa riscaldare l’anima e contagia chi lo riceve. Il linguaggio si fa incalzante o rarefatto, Venier rende facile l’immedesimazione nei personaggi, che appaiono autentici in un romanzo d’introspezione dal finale non scontato. —
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