“Estantigua”, il corto postumo sul fantasma di Leo Maria Panero

PORDENONE. Sono partiti per Las Palmas a marzo con l’obiettivo di rimanerci un mese. Il tempo per girare un documentario, per raccontare la storia di un artista e di un uomo fuori dagli schemi. Ma la vita sa essere la sceneggiatura piú imprevedibile e così, tre giorni dopo il loro arrivo, lui, Leopoldo Maria Panero, lo scrittore genio e folle insieme, imprevedibile e inafferrabile, se ne è andato “fuori programma”, è morto per la complicazione avuta in seguito a una caduta.
Che fare allora? «In un primo momento ho pensato di mollare tutto – racconta la magnetica Irada Pallanca, pordenonese d'adozione, sceneggiatrice, regista e produttrice per NOon del documentario Estantigua, presentato a Pordenonelegge con Ianus Pravo –, ma poi ho pensato che quel progetto doveva avere un senso, trovare una nuova vita».
E cosí è stato: «Abbiamo raccontato Panero attraverso la sua assenza». Pallanca, curriculum originale, legata al cinema nel sangue – il nonno materno è stato il primo direttore Italia Warner Bros – ha quindi deciso di cogliere quella sfida del destino. Con delicata forza, con lirismo che non va mai oltre le righe, ha raccontato la storia e le ossessioni di Panero attraverso il suo alter ego, Pravo (che oltre a essere traduttore è a sua volta scrittore ed erede naturale di Panero), attraverso l’ambiente in cui Panero ha lasciato il segno. È Pravo, come un moderno Dante, che consente allo spettatore di dare corpo all’estantigua, al fantasma dell’amico Panero, «con cui ha condiviso le pulsioni verso la droga, il suicidio, e il senso di orrore che nasce dall’atto creativo, dal viaggio poetico da cui non si può far ritorno indenni».
Un viaggio dal quale lo spettatore non può ritrarsi. Il risultato è un cortometraggio di 35 minuti di grande qualità, un concentrato di emozioni – alcuni personaggi, è il caso del bambino che compare nel video, sono un regalo inaspettato nel percorso di ricerca – e di domande dalle quali non si può scappare. Questa seconda prova di Pallanca, che nel 2013 ha girato Banned, cortometraggio ispirato a “Petrolio” di Pier Paolo Pasolini, all’estero è stato osannato: invitato al film Festival Las Palmas di Gran Canaria a giugno, ad agosto è stato presentato al festival di Durango in Messico e il 22 novembre andrà a Parigi. «Solo in Italia – è il rammarico della registra e produttrice – sembra impossibile lavorare. All’estero vengo invitata, qui nessuno risponde alle mie e-mail». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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