Emergenza pandemia, “Premio Nonino” rinviato al 2022

Percoto 26 gennaio 2019 PREMIO NONINO Agenzia Petrussi foto Strizzolo
Percoto 26 gennaio 2019 PREMIO NONINO Agenzia Petrussi foto Strizzolo

Un altro rinvio per il Premio Nonino, uno degli eventi culturali più importanti in Friuli. A causa dell’emergenza pandemia, la famiglia Nonino ha deciso infatti di sospendere, anche per quest’anno, l’appuntamento a Percoto. Arrivederci al 2022.

«Vista l’emergenza sanitaria che impedisce incontri reali e concreti – scrive la famiglia in una nota – abbiamo pensato che una componente essenziale del Premio Nonino consiste proprio, anche e soprattutto, nell’incontro reale tra giurati, premiati, ospiti da sempre così vivacemente appassionati di trovarsi insieme, di chiacchierare, di avvicinare concretamente gli autori e le personalità premiate per condividere i valori per cui è nato il Premio. Abbiamo perciò unanimemente deciso di posticipare l’evento a sabato 29 gennaio 2022 piuttosto che inevitabilmente impoverirlo nell’incontro virtuale online, sempre impari all’incontro reale e concreto e in particolare al Premio e al suo spirito. Siamo felici di annunciare che la Giuria del Premio si arricchisce di due nuovi membri: Suad Amiry, architetto e scrittrice palestinese, e Giorgio Agamben, filosofo e scrittore. Un brindisi in “spirito Nonino” sia pure da lontano ce lo concediamo con gioia e amicizia».

Ci sarà, dunque, comunque un saluto. Il 30 gennaio, alle 11.30, la giornata in cui si sarebbe dovuta tenere la cerimonia di assegnazione dei premi, la famiglia Nonino insieme ai giurati e ad alcuni ex premiati diffonderà dal sito del Premio premio (grappanonino.it) e dai canali social @grappanonino un videomessaggio «agli amici del premio che desiderano essere insieme “in Spirito” in attesa di ritrovarsi a gennaio 2022».

Due i nuovi giurati, si diceva. «Ho accettato di far parte della giuria del Premio Nonino – afferma il filosofo Giorgio Agamben – perché le idee che hanno ispirato coloro che lo hanno fondato 45 anni fa sono oggi minacciate da una follia che sembra voler cancellare tutto ciò che rende la vita degna di essere vissuta: il contatto immediato con gli altri esseri umani, lo sguardo posato sui loro volti, la memoria e le feste celebrate gioiosamente insieme».

«Sono davvero grata e onorata di essere un membro della giuria di questo prestigioso Premio internazionale Nonino, ma anche di far parte della famiglia allargata, di una famiglia che lavora duramente, la famiglia Nonino – afferma invece l’architetto Suad Amiry –. Io lavoro con l‘architettura contadina in Palestina, in particolare mi interessa molto la cultura contadina. C‘è voluta una pandemia per capire la reale importanza di madre natura, l’importanza di far rivivere, di prendersi cura, di far crescere le specie ma anche di affrontare questioni importanti come il riscaldamento globale e l’ambiente. Ci sono voluti quarantacinque anni per rendersi conto di quanto siano all’avanguardia, importanti e visionari questi valori che sono tutti incorporati nel premio Nonino». —

F. D.

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