Come si contamina la lingua al tempo delle migrazioni?

PORDENONE. Che lingua fa in Italia? Come cambia e si contaminerà la lingua al tempo delle migrazioni, quale grammatica insegneremo ai “nuovi” italiani? Giochi di parole, neologismi importati dalla...
PORDENONE. Che lingua fa in Italia? Come cambia e si contaminerà la lingua al tempo delle migrazioni, quale grammatica insegneremo ai “nuovi” italiani? Giochi di parole, neologismi importati dalla politica e classici ‘ristretti’ a uso dei millenials: questi e molti altri temi sono al centro del nuovo progetto avviato da Fondazione Pordenonelegge.it con Treccani. A pordenonelegge 2017, infatti, un’intera giornata sarà dedicata ai rapporti fra letteratura e lingua italiana con protagonisti eccellenti, come Paola Mastrocola, Stefano Bartezzaghi, Emanuele Trevi, Walter Siti, Roberto Piumini, Guido Sgardoli, Valeria Della Valle, Giuseppe Patota, Giuseppe Antonelli, Davide Morosinotto, Massimo Onofri, Marco Damilano. Spiega Massimo Bray, direttore generale di Treccani: «L'intermedialità, la smaterializzazione delle scritture, la nascita di figure di giovani consumatori e insieme produttori di nuovi testi pongono problemi inediti, ma offrono anche stimolanti nuove opportunità». A pordenonelegge 2017 la giornata di sabato 16 settembre sarà dedicata al progetto: il semiologo Stefano Bartezzaghi, maestro del calembour e dei funambolismi lessicali, ci guiderà alla (ri)scoperta dei giochi di parole, dai testi solenni di religioni, letterature, filosofie alla classicità, al folklore. Ci sarà spazio anche per la grande ‘levatrice’ di neologismi, la politica: Giuseppe Antonelli e Marco Damilano si confronteranno proprio su “L'italiano della politica”, da Machiavelli a Renzi, ripercorrendo formule e locuzioni intramontabili, dalle convergenze parallele al trasformismo, passando per il rimpasto, l’inciucio e il ribaltone, gli aforismi di Andreotti e i tweet di Renzi. Per i più piccoli, in mattinata, ecco Roberto Piumini e il suo excursus “Dal mito ai classici: riscrivere grandi storie per piccoli lettori”, mentre Valeria Della Valle e Giuseppe Patota ci spiegheranno che si può giocare ironizzando sugli errori più frequenti e su quelli più subdoli, trovando nella grammatica l’eleganza della precisione. Sui “classici”, con una dedica speciale nei 150 anni dalla nascita di Pirandello, rifletteranno Guido Sgardoli e Davide Morosinotto, con Beatrice Masini. Luca Serianni e Paola Mastrocola indagheranno la lingua in rapporto alla letteratura che l’ha formata nei secoli. Che sia “questione di stile”, o meglio di stili ce lo ricorderanno Walter Siti, Emanuele Trevi e Massimo Onofri (ore 17.30, palazzo della Provincia), a partire dai primi straordinari capolavori in lingua italiana. Info www.pordenonelegge.it




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