Cividale e la Somsi una grande storia di mutualità e assistenza

Lucia Aviani
Era il 16 novembre 1869: nei locali dell’allora Birreria nazionale cividalese la pubblica lettura dello statuto e del verbale di nomina del primo consiglio d’amministrazione sancì, in via ufficiale, la nascita della Società Operaia di Mutuo Soccorso e Istruzione della città ducale. Esattamente 150 anni dopo nel palazzo di Foro Giulio Cesare che ospita il sempre dinamico sodalizio – splendido esempio di ininterrotta politica sociale e culturale – quella lontana ed emozionante atmosfera è rivissuta con la commemorazione del preciso atto istitutivo, fra banconi che evocavano proprio l’ambientazione della tramontata birreria.
Da un secolo e mezzo la Somsi – che come primo socio onorario ebbe, nientemeno, Giuseppe Garibaldi – è fulcro e baluardo della vita socio-culturale, appunto, ed economica della cittadina longobarda, dove continua a operare all’insegna del motto delle origini, “Pace, libertà, lavoro”: l’anniversario, dunque, non poteva certo passare sotto silenzio. E il direttivo della Società, presieduta da Maria Cristina Novelli, ha fatto le cose in grande, offrendo ai cividalesi un ricco carosello di incontri.
Ieri mattina il clou delle cerimonie rievocative, apertesi con la deposizione di un omaggio floreale sotto la loggia municipale, in corrispondenza della lapide intitolata a Garibaldi (che con lettera autografa del 22 giugno 1870 accettò, grato, la carica onorifica), e proseguite con l’omaggio, in Foro Giulio Cesare, ai soci caduti durante la Grande Guerra. Infine, al teatro Ristori, la commemorazione solenne, nel corso della quale sono state anche presentate alcune interessanti pubblicazioni edite per la circostanza: una di esse, curata da Mario Brandolin, ripercorre l’intensa attività del sodalizio negli ultimi 25 anni. «Una grande storia di mutualità, di assistenza, di attenzione alle fasce più deboli della popolazione», ha plaudito sabato il sindaco Stefano Balloch; concetti, questi, ribaditi ieri dalla vicesindaco Daniela Bernardi, che ha consegnato alla Somsi – «orgoglio di Cividale» – il sigillo trecentesco della città, atto di riconoscenza per il ruolo fondamentale di una realtà che un socio illustre, Claudio Magris, ha definito «piccola cellula di resistenza all’imbarbarimento», alla perdita dei valori fondanti della civiltà.
L’intenso programma messo a punto per celebrare la ricorrenza del 150°, cui ha partecipato un folto tavolo istituzionale (dal presidente del consiglio regionale Piero Mauro Zanin alla citata rappresentanza dell’ente locale, fino ai vicepresidenti di Fondazione Friuli, Flavia Brunetto, e Civibank, Guglielmo Pelizzo, e al presidente di Confartigianato Fvg, Graziano Tilatti), ha incluso, come accennato, diverse mostre: una di esse, “La casa del popolo si racconta”, è allestita proprio in Somsi. —
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