Bravo bravissimo: Barchi porta in piazza il meglio di Rossini

UDINE. Ascoltare la musica lirica nelle piazze, avvicinarla al pubblico il più possibile, renderla in qualche modo “popolare”. Anche grazie a un costo d’ingresso accessibile a più tasche.
Questo l’obiettivo dell’iniziativa “Il carro di Tespi”, promossa dall’associazione Società Filarmonia di Udine e giunta alla quattordicesima edizione. Che cos’è “Il carro di Tespi”? Di fatto un vero e proprio concerto itinerante attraverso le piazze e i teatri.
Erano denominati proprio così, a fine Ottocento, Carri di Tespi (o Padiglioni) – dal nome dell’antico poeta semileggendario greco Tespi del Demo di Icario – ed erano condotti da compagnie girovaghe itineranti che proponevano prosa e lirica. Ritornarono poi in voga anche ai tempi del Fascismo, e sempre con grande successo di pubblico.
Il programma di quest’anno, “Rossini! Rossini! Bravo, bravissimo!”, è incentrato sulla figura del compositore pesarese Gioachino Rossini (1792-1868), di cui ricorre il centocinquantesimo anniversario dalla morte.
Partirà proprio da Udine, il 20 e il 21 luglio, dal teatro Giovanni da Udine e proporrà una serie di arie e ouvertures, quattordici in tutto, tratte dalle principali opere del grande operista italiano: L’italiana in Algeri, Il barbiere di Siviglia, Tancredi, Cenerentola, Guglielmo Tell, La pietra del paragone, Il viaggio a Reims, L’Otello, Tarantella. Il concerto si sposterà lungo l’estate ad Abbazia, Capodistria, Zara, Iesolo, Caorle, Grado, Pordenone, valorizzando sia il territorio del Friuli Venezia Giulia sia le aree confinanti.
A suonarle e cantarle sarà l’orchestra dell’associazione udinese Società Filarmonia composta da quarantotto elementi che dialogheranno e accompagneranno cinque voci di giovani talenti internazionali dell’opera: la soprano altoatesina Sabina Willeit, la mezzosoprano tedesca Inez Osina Ruez, i tenori Hui Jin e Li Biao, il baritono Tan Qipeng, tutti cinesi, e lo sloveno Neve Stipanov.
Il tutto sotto la direzione del maestro Alfredo Barchi, che da sempre porta avanti questo progetto con grande passione: «Purtroppo anche quest’anno non riusciremo a proporre un’intera opera lirica come in passato, perché ultimamente abbiamo subito pesanti tagli ai finanziamenti – che hanno inciso per il 70% sulle risorse necessarie a produrre un’opera –, ma abbiamo impostato il programma diversamente e selezionato dei cantanti molto capaci, giovani talenti della voce dei concorsi internazionali. Confidiamo molto, per il futuro, nella nuova amministrazione per poter realizzare i progetti come un tempo».
Al Cigno di Pesaro, così venne poi denominato Rossini, il progetto ha già in passato dedicato alcune edizioni, nel 2005 (Il barbiere di Siviglia), nel 2008 (la Cenerentola), nel 2014 (Il barbiere di Siviglia) e nel 2015 (L’italiana in Algeri), ma quella di quest’anno consentirà un’immersione completa nel lavoro rossiniano e una grande occasione di conoscenza del suo lavoro.
Altre edizioni in passato hanno reso protagonisti Pietro Mascagni (2006), Gaetano Donizetti (2007 e 2009), Giuseppe Verdi (2010, 2011 e 2013), Franz Lehar (2016). L’ultima edizione, quella del 2017, ha messo in piedi un grande concerto a lume di candela, Nessun Dorma, proposto in undici comuni.
Alfredo Barchi ha vinto l’edizione 2011 del Ventaglio d’argento, riconoscimento che viene assegnato in Friuli a una personalità che si è particolarmente distinta nel panorama delle proposte culturali.
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