A Gorizia torna “èStoria”: duecento eventi per celebrare le donne nei secoli

Presentato il programma degli incontri dal 22 al 28 maggio. Il premio per la divulgazione storica a Benedetta Craveri

Alex Pessotto

Conto alla rovescia per la 19esima èStoria, il cui programma è stato presentato ieri, nella sala Ritter della Camera di Commercio di Gorizia. Il tema della rassegna era stato annunciato già al termine dell’edizione 2022, che aveva per titolo “Fascismi”. Questa volta, invece, il focus sarà sulle “Donne”.

Il cartellone si svilupperà in quasi 200 eventi a coinvolgere oltre 300 ospiti e a radunare un centinaio di collaborazioni. Si va da giovedì 25 a domenica 28 maggio. Da lunedì 22 a domenica 28 è in calendario anche il terzo èStoria Film Festival, una retrospettiva di una ventina di proiezioni al Kinemax del capoluogo isontino che verranno introdotte e commentate. Anche in questo caso sarà il genere femminile a venir esplorato in ogni sua piega e sfaccettatura.

Un esempio su tutti: il primo giorno dell’iniziativa, alle 20.30, si potrà vedere “Frida”, lungometraggio di Julie Taymor su Frida Kahlo che sarà approfondito da un commento di Vittorio Sgarbi, impegnato a dialogare con Adriano Ossola, curatore della manifestazione.

Per venerdì 26, sempre alle 20.30, è quindi atteso “Il diritto di contare”, diretto da Theodore Melfi che sarà arricchito da una chiacchierata tra Piergiorgio Odifreddi e Silvio Celli. Ancora alle 20.30, martedì 23, è prevista la consegna del premio èStoria Film Festival, assegnato alla produttrice cinematografica Marina Piperno.

Il premio èStoria alla divulgazione storica va invece a Benedetta Craveri che lo riceverà domenica 28 alla tenda Erodoto, quest’anno collocata in piazza Battisti a causa dell’indisponibilità, per lavori in corso, dei Giardini Pubblici. Nell’occasione, la critica letteraria, scrittrice e saggista dialogherà con Andrea Zannini. Sono tanti, come sempre, gli ospiti di èStoria. Franco Cardini sarà impegnato in due appuntamenti: venerdì 26, alle 11, al polo universitario di Santa Chiara, per una tavola rotonda imperniata su Giovanna d’Arco, Evita, Angela Merkel e Giorgia Meloni.

Il giorno dopo, nella stessa sede, tratterà del Mediterraneo del Medioevo. Perché, anche se le donne sono il fulcro della kermesse, le divagazioni, per così dire, non mancheranno.

Un altro personaggio tra i più attesi è Enzo Bianchi che approfondirà il rapporto tra Gesù e le donne: venerdì 26, alle 15, tenda Erodoto. Stessa giornata, e stesso posto, per un altro incontro con Piergiorgio Odifreddi: alle 17 per “Il diritto di contare nella scienza”. Venerdì spicca ancora la presenza di Umberto Galimberti, alle 18, al teatro Verdi, per trattare la figura simbolica della madre investita, nei secoli, di numerose funzioni, tra cui quella della creazione. Tra i big della giornata, pure l’olimpionica Sara Simeoni a parlare di donne e sport: alle 19, tenda Erodoto.

Alle 16, in sala Ugg, Jean-Paul Bled, massimo esperto francese della storia dell’Austria-Ungheria, racconterà gli ultimi giorni dell’Impero asburgico. Sabato sarà il giorno di Alessandro Barbero: alle 10.30, con una lectio al Verdi per gli studenti, e alle 19.30 per un’altra lectio su Giovanni d’Arco, alla tenda Erodoto, dove, alle 15 è fissato un incontro con Melania Mazzucco riguardo al “Museo del mondo”. Alle 19, al Polo di Santa Chiara, “Viva Marga”, un ricordo spettinato di Margherita Hack, con Federico Taddia, Maria Luisa Princivalli e Laura Capuzzo.

Domenica 28, al Verdi, alle 11.30, Sergio Romano parlerà della democrazia militarizzata. Quindi alle 12, a palazzo De Bassa, Marcello Flores tratterà di donne e totalitarismi. Alle 18, alla tenda Erodoto, Diego Fusaro affronterà il modello patriarcale. Questa, comunque, è solo una sintesi di un cartellone che comprende concerti, spettacoli teatrali e incursioni varie, come quelle della Capitale Europea della Cultura 2025 e del tirime su-coppa Vetturino.

Anche se la scena sarà soprattutto per le donne: quelle di ieri e di oggi, amate e odiate, leader e comprimarie, madri e mogli. Tra gli elogi per il curatore Ossola, oltre che da lui, il programma è stato svelato dal sindaco Rodolfo Ziberna, dal vicesindaco Chiara Gatta, dall’assessore alla Cultura Fabrizio Oreti, dal presidente della Fondazione Carigo Alberto Bergamin e dal vicesindaco di Nova Gorica, Anton Harej. Da remoto, ha partecipato all’incontro il vicepresidente della Camera di Commercio Massimiliano Ciarrocchi.

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