Zulema dalla Spagna a Casa Carli per aiutare chi è più sfortunato

MAN IAGO. Dalla Spagna a Maniago per aiutare gli ospiti diversamente abili di Casa Carli, comunità alloggio per persone con disabilità medio-lieve. La ventunenne Zulema Martinez Llorens, che proviene da Castellon de la Plana, comune spagnolo di oltre 170 mila abitanti, sta operando come volontaria nella struttura della città del coltello, gestita dalla cooperativa Itaca.
Quest’ultima è accreditata dall’Agenzia nazionale giovani come ente ospitante per lo Sve (Servizio volontario europeo), all’interno del programma Erasmus+.
«Partecipare allo Sve a Casa Carli sta cambiando la mia vita – racconta Zulema –: sto imparando molto dagli altri e nutrendo anche il mio futuro professionale». Il Servizio volontario europeo è un’opportunità nell’ambito della Key action 1 mobilità degli individui del programma Erasmus+: offre ai giovani tra i 17 e i 30 anni un’esperienza di apprendimento interculturale in un contesto non formale, promuovendo integrazione sociale e partecipazione attiva. Il progetto si avvale di principi e metodi dell’apprendimento non formale, esperienza attraverso la quale Zulema, e i giovani come lei, hanno l’opportunità di entrare in contatto con nuove culture ed esprimere solidarietà verso gli altri, acquisendo nuove competenze e capacità utili alla loro formazione personale e professionale.
In Spagna, Zuelma sta completando gli studi universitari in psicologia. È una ragazza allegra, estroversa e attiva. Ha integrato gli studi con corsi per imparare a comunicare col linguaggio dei segni: ha studiato braille, musicoterapia e partecipato a progetti per interagire con le persone nel campo della disabilità. Da qui il suo approdo in Itaca e a Casa Carli, comunità residenziale dedicata alla disabilità, che da diversi anni è attiva a Maniago, in cui da qualche settimana la giovane ha iniziato a supportare l’equipe della coop.
«All’inizio non pensavo di candidarmi per il Servizio – racconta Zulema –, ma si è presentata l’opportunità e non potevo rifiutare di imparare tutto quello che questo percorso mi può offrire. A Casa Carli sono impegnata con nove persone disabili, sto imparando molte cose nuove e mettendo in pratica ciò che ho imparato durante la mia formazione accademica».
Zuelma vive a Pordenone con due ragazze portoghesi anche loro volontarie europee in Itaca. «Durante queste prime settimane di permanenza di Italia, il personale di Casa Carli e le mie coinquiline si sono trasformati nella mia piccola famiglia – conclude –: spero che l’anno che mi aspetta sia pieno di emozioni e avventure». Una bella storia, insomma, che vede protagonista una ragazza piena di buona volontà, che si sta mettendo al servizio degli altri.
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