Ziberna: «A Gorizia solo briciole»

Contestato il programma degli interventi edili e degli acquisti di attrezzature 
Bumbaca Gorizia 20_11_2017 Conferenza stampa Forza Italia su profughi © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 20_11_2017 Conferenza stampa Forza Italia su profughi © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

«Inaccettabile». È questo il termine che il sindaco Rodolfo Ziberna utilizza per definire il programma pluriennale approvato dall’Azienda sanitaria riguardante interventi edili e acquisti di nuove attrezzature per le strutture del territorio isontino e della Bassa Friulana. Un programma cui “Il Piccolo” ha dedicato nei giorni scorsi un approfondimento, evidenziando quali sono i programmi per i prossimi anni.

«Ci troviamo di fronte a una palese discriminazione che penalizza pesantemente il territorio Alto isontino – attacca Ziberna –. Basti pensare che per ciò che concerne gli interventi edili, su 13 milioni e 800 mila euro a Gorizia vengono riservate poche centinaia di migliaia di euro, prevalentemente concentrate nel Parco Basaglia mentre quasi 10 milioni di euro finiscono nella Bassa friulana, divisi fra Palmanova, Cervignano e Latisana, davvero pazzesco. Lo stesso dicasi per l’acquisto e l’aggiornamento delle attrezzature. Sono fortemente indignato perché è chiaro che si tratta, ancora una volta, di un programma che non guarda al benessere dei cittadini in quanto tali ma di interventi di carattere prettamente politico elettorale visto che si cerca di “accontentare” le amministrazioni “amiche”».

Ziberna è un fiume in piena. E chiede pari dignità non tanto all’Azienda sanitaria, quanto alla Regione che dà gli indirizzi alle varie realtà aziendali sul territorio del Fvg. «Ora, io non ho alcuna intenzione di mettermi in contrasto con i sindaci dei Comuni “beneficiati” perché è evidente che, come me, cercano di fare il massimo per i loro territori ma contesto pesantemente, invece, la giunta Serracchiani che, ancora una volta sta dimostrando di voler smantellare la sanità goriziana, in particolare l’ospedale. E dopo aver chiuso servizi fondamentali come il Punto nascita, aver ridotto l’orario di servizi altrettanto fondamentali, come il Pronto soccorso pediatrico, fare orecchie da mercante sull’istituzione dei letti “Hospice”, sull’ampliamento dell’Rsa e su altre attività come hanno descritto bene il Piccolo, anche il dottor Adami e il sindacalista Bisiani, ora si lesinano a Gorizia anche le risorse per gli interventi strutturali e per le attrezzature, come se i cittadini dell’Alto isontino fossero di serie B. Vergogna. Verificherò la possibilità di impugnare questo atto e mobiliterò il personale sanitario e gli utenti contro quest’ultima, scandalosa decisione della Serracchiani e contro questa politica di tagli e svuotamento dei servizi cercando di coinvolgere, in questa battaglia, anche il Comune di Monfalcone che, ne sono certo, come noi ha cuore gli interessi dei cittadini e considera conclusi i controproducenti campanilismi del passato». (fra.fa.)

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