Ziac, la strada delle polemiche

I sindaci di San Giorgio e Torviscosa: opera indispensabile. Riccardi: perchè la consultazione adesso?

di Domenico Pecile

SAN GIORGIO DI NOGARO

Un referendum per chiedere ai cittadini di esprimersi sulla realizzazione del secondo tracciato (3,9 chilometri) che si snoderà tra i Comuni di Torviscosa e San Giorgio (chiamati alle urne) interamente finanziato (28 milioni). La nuova arteria prevede la costruzione di 2 rotatorie e di altre strutture: da un ponte sul Corno (alto 110 metri e largo 17,50), da un sottopasso lungo 16,2 metri, da 2 sovrappassi lunghi 70 metri al servizio delle strade agricole, da 2 ponticelli sullo Zumello e canale di bonifica, da un sovrappasso e da 3 viadotti per scavalcare la linea ferroviaria Ts-Ve. Il progetto è stata la conseguenza del protocollo d’intesa siglato il 10 agosto dello scorso anno dai sindaci di San Giorgio e Torviscosa e dal Consorzio Aussa Corno, tutti – assieme alla Regione – favorevoli alla nuova “bretella”. Eppure, domani – come detto – si voterà per ottenere dai cittadini un parere consultivo.

«Credo che il referendum – dice il sindaco di Torviscosa, Roberto Fasan – sia un’iniziativa utile per sondare l’opinione della cittadinanza che fa seguito, tra l’altro, a diverse assemblee che abbiamo organizzato. A mio avviso, il secondo accesso è una scelta ineludibile in termini di sicurezza e di efficienza anche in prospettiva del modello di sviluppo della Ziac. E siamo anche convinti che la ferrovia resti per San Giorgio una scelta prioritaria visto che i treni oggi passano letteralmente tra le case. Insomma, c’è il progetto, ma ci sono diversi aspetti sui quali potremo ancora intervenire per renderlo ottimale». Da parte sua, il primo cittadino di San Giorgio, Loris del Frate, ritiene che la scelta prioritaria debba andare alla ferrovia. «Si tratta – spiega – di un progetto preliminare, profondamente migliorabile. Non solo, ma siamo convinti che si debba dare priorità al raccordo ferroviario con un nuovo tracciato tra l’Aussa Corno, lo scalo ferroviario di Torviscosa e il collegamento con lo scalo ferroviario di Cervignano». Da qui la richiesta alla Regione perchè tra le due opere, quella del nuovo asse stradale e quello ferroviaria, venga data priorità alla seconda. «È comunque scandaloso – insiste Del Frate – che i tracciati di opere di interesse regionale siano affidati esclusivamente alle amministrazioni comunali. La Regione e la Provincia avrebbero dovuto farsi carico anche del consenso verso soluzioni che hanno un valore dal punto di vista territoriale».

Immediata la replica a distanza dell’assessore ai Lavori pubblici, Riccardo Riccardi, su un tema che definisce «delicato come la messa in sicurezza tra la zona industriale e l’asse autostradale, che oggi presenta numerose criticità. E questo è L’obiettivo garantito per assicurare lo sviluppo». Riccardi ricorda che la Regione ha garantito le risorse per «questo secondo accesso. Il tracciato è stato condiviso dal Consorzio del’Aussa e dai sindaci. C’è un protocollo sottoscritto che è servito alla Regione per sviluppare il progetto». Poi, la stoccata: «Posto che ogni sindaco è padrone a casa sua, io non metto in discussione che si indica un referendum, ma lo ritengo perlomeno bizzarro che lo si indica adesso. Già, perché adesso? Perchè chiedere ai cittadini di esprimersi su una cosa che le due amministrazioni hanno già deciso? Non vorrei che ci fossero alle viste iniziative che preludono alla campagna elettorale».

Ma i due sindaci si dicono di avere la coscienza a posto. E sottolineano il merito delle due amministrazioni di avere coinvolto, per la prima volta, la cittadinanza su scelte infrastrutturali così delicate.

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