Zanin: «Dateci il software libero»

Il ministero dell’Istruzione va contro la normativa in materia di software e a pagarne il prezzo, nel senso letterale del termine, sono le scuole. Sì perché prima sono state invitate dalle norme in vigore ad avvalersi della tecnologia al minor prezzo possibile, favorendo l’uso del software libero, poi si trovano costrette ad acquistare la licenza Microsoft Excel per la correzione della prova Invalsi 2013. Ma questo spreco non va giù a insegnanti e genitori, molti anche del Pordenonese, appoggiati dal parlamentare Pd Giorgio Zanin, che chiedono al ministero «una maschera di correzione in formato elettronico compatibile con i software open e free (quelli che fanno risparmiare lo Stato)».
Lo stesso parlamentare, insegnante, spiega: «Gli alunni, nelle scuole primaria e secondarie traggono beneficio dalle nuove tecnologie informatiche. Si tratta di una evoluzione dei linguaggi, visivi, scientifici e letterari, da cui la scuola non può prescindere per crescere anche sul piano metodologico e assicurare ai giovani quella solida base di preparazione adatta a far emergere i loro talenti». Fondamentale, dunque, «assicurare a tutti gli studenti parità di accesso e assicurare una formazione flessibile all’impiego delle piattaforme di programmi».
Su questa linea, Zanin ammette di essersi sempre battuto nella sua scuola per assicurare postazioni per la videoscrittura per ciascun allievo (usando pc usati e ricondizionati), «dotate di software Open source e l’impiego in aule e laboratori delle Lim (lavagne multimediali interattive) connesse con la rete anche con il sistema wii, un modo economico per superare la grave mancanza di stanziamenti per la trasformazione digitale della scuola». Nonostante gli indirizzi educativi e culturali dei decreti legge che recentemente hanno modificando gli articoli 60 e 68 del Codice dell’amministrazione digitale, privilegiando l’impiego del software libero, «proprio il ministero dell’Istruzione, anche per le prove Invalsi 2013 continua a predisporre materiali da impiegare col solo software proprietario. Si tratta di uno sfregio simbolico al quale bisogna rimediare. Per questo appoggio incondizionatamente l’iniziativa del gruppo di insegnanti, accompagnati da numerosi genitori in provincia di Pordenone (wii-libera-la-lavagna http://wiildos.wikispaces.com/invalsi) che chiede che il ministero rilasci quanto prima una nuova griglia di correzione adatta e rispettosa dei principi che la stessa pubblica amministrazione incoraggia».
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