Zaia “avvisa” il Friuli: «Il Veneto rivuole le sorgenti del Piave»

GODEGA DI SANT’URBANO. Gli alpini veneti hanno così ben figurato con l’adunata nazionale di Treviso e con quella interregionale di Vittorio Veneto, che adesso si meritano l’assegnazione di un’altra adunata nazionale, stavolta a Verona. Oltre alla naja breve, ancorchè obbligatoria, e nient’affatto armata.
Lo ha detto Luca Zaia, presidente del Veneto, celebrando i 50 anni del gruppo alpini di casa, quello di Godega e Bibano. Ben tre giorni di festa, conclusi con un omaggio ai caduti, in piazza a Bibano, ed i discorsi ufficiali, presenti le penne nere della sezione di Conegliano e delegazioni di Treviso, Vittorio Veneto, Feltre, Pordenone e Gorizia, oltre a numerosi sindaci e ai comandanti del 3° Reggimento Artiglieria.
Zaia ha rilanciato la candidatura di Verona (già candidata ufficiale) per ospitare un’adunata nazionale e, rivolgendosi agli alpini friulani, ha detto: «Noi vi abbiamo dato Sappada, ma le sorgenti del nostro fiume Piave le rivogliamo indietro».
Quanto alla mini-naja, di 6 o 8 mesi, il presidente ha specificato che la riforma va introdotta rapidamente, e in termini obbligatori, sia per i maschi che per le donne, in modo da colmare quel vuoto educativo che i ragazzi dimostrano.
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