Youtuber nella Base di Aviano per mangiare al fast food: la Procura apre un fascicolo

AVIANO. Non è stata liquidata come una simpatica bravata la vicenda dello youtuber friulano entrato nella Base di Aviano per chiudere in bellezza il viaggio tra i fast food friulani. Se da una parte la Procura intende accertare eventuali responsabilità, dall’altra la struttura militare ha preso i primi provvedimenti.
Il caso è noto. Lo youtuber friulano Alessandro Della Giusta, 21 anni, di Cormons – nel 2019 scelto da Jovanotti per raccontare coi suoi lavori il “Jova beach party” – scoperto che un Subway che cercava era ubicato dentro l’aeroporto, ha inteso arrivarci e, raggiunto l’obiettivo, l’ha documentato in un video che ha spopolato e fatto discutere.
«La missione impossibile mi intrigava – dice nel filmato –: nessuno credeva che ci sarei riuscito. Senza un piano, sono partito in esplorazione». Poi lancia l’appello su Instagram: «“Se c’è qualcuno di Aviano, si faccia sentire che andiamo al Subway”. All’inizio ho ricevuto risposte poco confortanti, poi un ragazzo mi ha scritto che suo padre è americano e aveva un’idea».
Un ingegnere informatico in pensione che continuava a prestare consulenza all'interno della base, si rende disponibile a “sponsorizzare” Alessandro per l’ingresso assieme a suo figlio.
L’obiettivo è pranzare nel fast food, con tanto di giro tra centro commerciale con prodotti americani, fast food, campi da gioco, scuole. «Un’esperienza bellissima», conclude lo youtuber ringraziando l’accompagnatore. Il video che immortala passo passo l’avventura si chiude con un auspicio: «Speriamo non mi arrestino».
Ebbene, tutto pareva così bello e simpatico. In realtà pare che sui social siano finite troppe immagini di una Base che è obiettivo sensibile per antonomasia nel Friuli occidentale e non solo.
Se la Security Force inizialmente non ha contestato alcunché, tanto che dal comando avevano fatto sapere che «le persone ritratte nel video sono entrate con regolare pass, accompagnate da un dipendente statunitense della Base», la Procura ha chiesto accertamenti, delegati ai carabinieri dell’aeroporto e a quelli del comando provinciale. Intende sapere se sono state divulgate, attraverso la pubblicazione del video (in parte già rimosso), notizie riservate.
Ma non è finita. All’ingegnere americano che svolgeva ancora attività di consulenza nella struttura militare è stato revocato il pass d’accesso per due anni e, di conseguenza, non potrà proseguire la collaborazione. —
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