Whatsapp si può usare solo dai 13 anni

Questa l’età minima, ma pochi lo sanno. E c’è chi chatta tutta la notte
Teenage boy taking picture of a teenage girl at the toilets.
Teenage boy taking picture of a teenage girl at the toilets.
L’età minima per utilizzare Whatsapp è di 13 anni, ma pochi lo sanno. I gestori del servizio, nel capitolo sulle informazioni legali spiegano che «l’utente deve avere almeno 13 anni per utilizzare i servizi» senza il consenso dei genitori, o comunque «un’età stabilita dalla nazione di appartenenza». «Oltre ad avere l’età minima richiesta per usare i nostri servizi in base alle leggi applicabili, ove l’utente non abbia l’età richiesta per poter accettare i termini di utilizzo nella sua nazione, il suo genitore o il suo tutore – è scritto ancora – devono accettarli a suo nome».

Quando un genitore compra uno smartphone per il figlio, gli fornisce uno strumento che può rivelarsi pericolosissimo. «Non mettono nelle mani di un ragazzino solo un telefono – chiarisce la psicologa Angelica Giancola –, ma un computer con accesso a internet. Seguo casi di giovani che chattano tutta la notte». Ecco perché è indispensabile controllare l’utilizzo che il giovane ne fa, «mantenere sempre alto il dialogo e non abbassare mai la guardia». Troppo spesso, invece, questo non avviene e molti giochi “sconsigliati ai minori di 18 anni” finiscono nelle mani di studenti delle medie o addirittura delle elementari. «Sono giochi pericolosi – spiega Giancola – che invitano per esempio a uccidere, a procurarsi droga o ad andare a prostitute». Ed è proprio nell’adolescenza, momento di crisi e di cambiamenti, che il ragazzo può essere facilmente manipolato. «È alto il rischio emulazione – continua l’esperta –, l’adolescente cerca la propria identità nell’appartenenza al gruppo e ne condivide le regole, anche se una volta preso singolarmente non metterebbe mai in pratica comportamenti adottati dal branco».
(l.p.)

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