Vuerli (Pdl): delibera illegittima Il caso alla Corte dei conti

«La variazione al bilancio di previsione 2013 e pluriennale 2014-2015 potrebbe essere illegittima». Nonostante il segretario generale del Comune, Carmine Cipriano, sia certo che il documento è...

«La variazione al bilancio di previsione 2013 e pluriennale 2014-2015 potrebbe essere illegittima». Nonostante il segretario generale del Comune, Carmine Cipriano, sia certo che il documento è legittimo anche se ratificato dal consiglio comunale al sessantunesimo giorno perché il sessantesimo cadeva di domenica, il consigliere comunale, Maurizio Vuerli (Pdl), è convinto del contrario e per questo, ieri, ha inviato una segnalazione alla Corte dei conti. Se la tesi di Vuerli risulterà corretta la giunta sarà costretta a riapprovare la variazione di bilancio e ad affrontare le eventuale conseguenze derivanti dai pagamenti già effettuati.

Secondo Vuerli, infatti, la variazione di bilancio andava ratificata prima della scadenza del sessantesimo giorno dall’approvazione della giunta. Lo ha fatto notare nel corso della seduta della Commissione bilancio durante la quale ricorda «l’assessore al Bilancio mi aveva garantito che avrebbe verificato con gli uffici la procedura», l’ha ribadito ai Revisori dei conti invitandoli a intervenire, ma non ha avuto alcuna risposta. Ha ottenuto solo la rassicurazione del segretario generale che ribadiva: «Il documento è legittimo lo stabilisce il principio generale riportato dal Codice di procedura civile quello che consente di spostare al lunedì la scadenza del sessantesimo giorno quando cade di domenica».

Ma Vuerli non ci sta e nella missiva indirizzata alla Corte dei conti scrive: «A mio avviso, le norme del Codice di procedura civile si applicano nei confronti della pubblica amministrazione solo quando la legge non disciplina la materia. Relativamente al termine previsto dall’articolo 42, comma 4 in merito ai 60 giorni successivi previsti per la ratifica da parte del Consiglio comunale, la norma dovrebbe prevedere espressamente lo slittamento del termine, se cade il giorno festivo, al primo giorno lavorativo successivo, così come è espressamente indicato per il pagamento di ritenute d’imposta, di tasse e contributi erariali, regionali e locali».

A questo punto, per capire chi ha ragione e torno bisognerà attendere il verdetto della Corte dei conti. Certo è che il consigliere comunale del Pdl è deciso ad andare fino in fondo e per questo non molla la presa. Lo scorso 28 settembre aveva detto: «Porterò il caso all’attenzione della Corte dei conti» e così ha fatto.

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