Vota nel seggio sbagliato per “colpa” dell’omonimia

PORCIA. Si sono svolte senza particolari intoppi le operazioni di voto a Porcia, Fontanafredda e Roveredo, dove gli elettori (oltre 28 mila) sono stati chiamati a esprimere la scelta del nuovo sindaco, oltre che dei propri rappresentanti nel parlamento europeo.
Qualche momento di tensione si è vissuto in mattinata ai seggi ubicati nelle scuole elementari di Fontanafredda, dove i rappresentanti di lista di vari schieramenti hanno avuto una discussione in merito alla possibilità o meno per loro di sfoggiare spillette o cartellini con i simboli del gruppo di riferimento. Non riuscendo a venirne a capo, hanno interpellato le forze dell’ordine presenti. È bastata una telefonata al prefetto per risolvere il dilemma: la legge regionale consente ai rappresentanti di lista di indossare riferimenti al proprio gruppo. Con buona pace di tutti.
Un caso di omonimia a Roveredo ha creato qualche problema in un seggio, dove una signora ha completato le operazioni di voto pur avendo sbagliato sezione: solo al momento di imbucare le schede nelle urne i funzionari al seggio si sono accorti dell’errore, confrontando le date di nascita della donna e della sua omonima. Voto annullato e fatto ripetere nella cabina corretta.
Chi ha deciso di andare alle urne in compagnia del proprio cane non ha potuto farlo a Sant’Antonio di Porcia, dove all’ingresso delle scuole elementari (che ospitavano tre seggi su 12 complessivi) campeggiava un cartello di divieto d’accesso per i cani. Bestiole benaccette, al contrario, all’istituto “Zanella” di Porcia, altra sede di voto.
Riguardo alle “visite” dei candidati sindaco e consiglieri ai seggi, le scelte sono state tra le più differenti. C'è chi ha preferito rimanere in disparte e chi invece ha optato per una presenza “massiccia”. A Porcia si sono visti a lungo Giuseppe Gaiarin (Pd) e Marco Giacomini (Forza Italia), mentre Marco Sartini (Lega Nord) e i suoi si sono recati “in massa” a votare a metà pomeriggio. Forte presenza del M5S a Roveredo in Piano, con il candidato sindaco Fabio Tamai a “presidiare” l’ingresso ai seggi in mattinata. Si sono fatti vedere anche Mara Giacomini e i militanti del Pd e delle due civiche a sostegno dell’unica aspirante sindaco donna, mentre sono rimasti defilati sia l’uscente Sergio Bergnach (centrodestra) sia Daniele Miotti (Il Delfino-Fare per Roveredo).
Continuo viavai di candidati anche ai seggi di Fontanafredda, Vigonovo-Romano e Nave. Come sempre accade, non è mancato lavoro per gli uffici comunali, impegnati a rilasciare i duplicati dei certificati elettorali – indispensabili per esercitare il diritto di voto – ai cittadini smemorati. I funzionari hanno avuto il loro bel daffare dal mattino sino alle 23, ovvero per tutta la durata delle operazioni alle urne.
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