Vipacco, tra cento giorni stop alle esondazioni

Savogna: sono entrati nel vivo i lavori per la realizzazione dei nuovi argini Sospiro di sollievo tra gli abitanti di Rupa e Gabria. Disagi alla viabilità

Ancora 100 giorni e il Vipacco, a Savogna, non farà più paura. Saranno solo un brutto ricordo gli allagamenti e i danni ingenti causati dalle esondazioni, e gli abitanti del paese - specie nelle frazioni di Gabria e Rupa - non dovranno più vivere con il patema d’animo ogni acquazzone più intenso degli altri. Sono ormai entrati nel vivo, infatti, i lavori per la realizzazione dei nuovi argini sul fiume Vipacco nella frazione di Rupa, con un intervento che segue quello realizzato e ultimato circa un anno fa a Gabria.

Da circa due settimane gli operai e i mezzi sono al lavoro: sono state montate reti e sgombrate dagli ultimi manufatti le porzioni di terreno espropriato che saranno interessate dall’argine. Inoltre, lungo le strade sono state predisposti i nuovi cartelli che segnalano la presenza dei mezzi di cantiere, e fissate una serie di modifiche alla circolazione stradale per permettere lo svolgimento in piena sicurezza dei lavori. Le vie Jakil, Pot v dele, Buonarroti e Dante della frazione di Rupa saranno interessate dal passaggio dei mezzi di cantiere, e potranno essere in alcuni momenti interdette al traffico.

Lungo le stesse vie, poi, sarà anche vietato il parcheggio e la sosta dei veicoli dei residenti, proprio per non intralciare il passaggio di ruspe e camion. Stessi provvedimenti saranno presi anche lungo via Stradalta, via Polje, via Kosovel e via Pot na Roje, a Savogna, che saranno utilizzate dagli operai con i loro mezzi per raggiungere le sponde del Vipacco e innalzarne gli argini.

«Tutto è stato predisposto al meglio, e adesso finalmente i lavori sono entrati nel vivo – dice il sindaco di Savogna Alenka Florenin -. Interverremo sia sull’argine nord che su quello sud, a protezione della casa alla sinistra del pozzo di Rupa, che storicamente finiva sempre sott’acqua, e delle 3 abitazioni più a margine del paese. Visto che il nuovo argine interessa anche alcune porzioni di territorio inserite nel nuovo piano della rete fognaria, anticiperemo nell’ambito di questi lavori pure questo intervento, che in un secondo momento non sarebbe più possibile svolgere».

Tutte novità, queste, che comunque sono state condivise con i cittadini in un percorso partecipato. A realizzare l’argine di Rupa è la ditta Marino Malic Scavi di Malnisce, che ha 105 giorni di tempo per ultimare il progetto. Un progetto dal costo di 260 mila euro, praticamente identico anche nelle caratteristiche a quello di Gabria: si alzerà un terrapieno ricoperto di erba, dal minimo impatto ambientale ed estetico. Nel caso di Gabria intervenne con procedura d’urgenza direttamente la Protezione civile, mentre ora a Rupa i lavori, ancora finanziati dalla Regione, sono stati affidati al Comune, e da qui i passaggi burocratici più lunghi.

«Ma alla fine potremo dire di esserci messi alle spalle il problema del Vipacco – spiega il sindaco Florenin -. Credo che se il meteo non sarà disastroso le scadenze saranno rispettate, e quindi nel giro di 3 mesi e mezzo tutto si chiuderà. A Gabria e ora a Rupa siamo intervenuti nei 2 punti più delicati, quelli che finivano regolarmente sott'acqua in caso di esondazione, ma questo non vuol dire che abbasseremo la guardia».

Questo soprattutto le prime volte, quando bisognerà effettivamente valutare la tenuta degli argini di fronte a decisi innalzamenti del livello del fiume. Sistemate le frazioni, in futuro l’amministrazione comunale vorrebbe intervenire nel potenziamento degli argini pure nella zona di Savogna bassa, dove attualmente vi sono forti limitazioni per la costruzione di nuovi edifici proprio per il rischio di eventuali esondazioni.

Marco Bisiach

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