“Violetta live” a Padova: i teen-agers in delirio

«Finalmente a casa mia». Niente giri di parole. È andata subito al sodo, oggi 28 gennaio, entrando in scena, la 23enne sandanielese Lodovica Comello, coprotagonista dello show Violetta live che da settimane sta infiammando i palcoscenici italiani dopo aver conquistato l’America Latina. Ieri è toccato a Padova. La data più vicina al Friuli e a San Daniele. La data che Lodovica, alias Francesca nella serie, aspettava con più emozione. Accolta dal pubblico con un’ondata di entusiasmo paragonabile solo a quella riservato a Violetta (l’appena 16enne Martina Stoessel), Lodo ha tenuto la scena come una professionista navigata. Che si concede anche d’improvvisare, di rivolgersi al pubblico, il suo pubblico, gridando tutta la propria emozione.
Al PalaFabris, Violetta live ha fatto il pienone. In due spettacoli successivi, a distanza di appena un’ora e mezzo l’uno dall’altro, il palasport patavino è andato sold out, gremito in ogni suo ordine da una folla di teen-agers pronti a inscenare uno spettacolo nello spettacolo. Anzi. A dare il la allo show, a suon di flash puntati verso il palco, di ugole provate al grido Violetta e Francesca, di cartelloni sollevati fino allo stremo, di piedi battuti tanto da consumare le suole delle scarpe, ma pronti a fermarsi d’improvviso, congelati come per magia all’ingresso in scena dei loro idoli. Violetta sì. Ma non solo lei. È l’intero cast a infiammare la folla, composta di piccoli spettatori, dai 5 ai 15 anni. Tanti di loro erano lì solo per lei, Lodovica, che aspettava le date padovane con la stessa emozione (forse più) del debutto al Forum di Assago. Lo ha ammesso appena arrivata sul palco: «Finalmente sono a un passo da casa». Da quella San Daniele che oggi si è trasferita letteralmente a Padova, tra amici e parenti – nonna compresa –, per raggiungere nel tardo pomeriggio mamma Anna e papà Paolo, arrivati in città con qualche ora di anticipo. Loro, di spettacoli, se ne sono visti ben due. Si sono letteralmente mangiati con gli occhi quella figlia talentuosa che ormai vive e lavora dall’altra parte del mondo – risiede stabilmente a Buenos Aires, quartier generale della serie tv – ed è divenuta, specie nell’America del Sud, una vera e propria star. “Roba” – tanto per rinfrescarci la memoria – da 500 mila followers su Twitter.
La fatica di raggiungere Padova meritava. In poco meno di due ore lo show ha riproposto le più celebri canzoni della serie tv Disney. Tutte live, con tanto di accompagnamento musicale. E vocale, va detto, vista l’instancabile performance dei piccoli spettatori sotto il palco. I protagonisti hanno cantato, ballato, si sono cimentati anche in qualche parte recitata, non di rado in italiano. Il tutto condito da un’imponente scenografia, con tanto di diamanti e altalene che sollevano Violetta a mezzaria, borsette giganti che si schiudono a svelare una sala trucco, decine e decine di abiti di scena tra glamour e romanticismo. Per finire con esplosioni di fuochi artificiali e cuoricini di carta del caratteristico viola, piovuti sul pubblico, naturalmente in delirio, a fine spettacolo.
Dietro le quinte, Lodovica sorride. «Sono stanca ma felice. Ti è piaciuto lo spettacolo?», chiede. Gli abiti di scena sono dismessi appena un minuto prima. È il tempo del riposo, di un veloce scambio di battute – in marilenghe – con papà, prima di tapparsi in camerino e prepararsi al ritorno on stage per l’emozione più grande: guardare alle 4 mila persone sedute nuovamente tra il pubblico e sapere che stavolta, nel buio, a guardarla c’è la sua famiglia. Al completo.
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