Vino della pace, incontro a Roma

NS. È il vino più global del mondo, con 855 vitigni provenienti dai quattro angoli del pianeta, ed è perciò diventato simbolo unico di pace e fratellanza.
Si tratta del «Vino della Pace», il progetto di racchiudere il «mondo in un bicchiere» della Cantina Produttori di Cormòns, che ha compiuto nel 2013 i suoi primi 30 anni. Il trentennale della Vigna del mondo, che in Friuli custodisce il “planetario” dei vitigni, si chiude a Roma, dove sarà presentata la nuova annata del Vino della pace con le preziose etichette realizzate per il 2012 dall'artista Emilio Isgrò insieme ad Arrigo Levi, giornalista e scrittore, il pittore Enrico Castellani con Alessandro Rivali e Kengiro Azuma, il cui lavoro sarà accompagnato dai versi di Isabella Panfido.
Inoltre la Cantina Produttori Cormòns conferirà il titolo di «ambasciatore del Vino della pace» al ristorante Il Pagliaccio di Roma e al suo chef sommelier Matteo Zappile, che ha guidato la verticale di degustazione del Vino della pace anche nel corso dell'evento di Milano nel gennaio dello scorso anno.
Il 2013, sottolineano i promotori della celebrazione, è stato davvero un anno speciale per la Cantina Produttori Cormòns, un anno di grandi festeggiamenti e di successi che ha permesso di diffondere il messaggio di pace racchiuso in questo vino unico al mondo e di raccontare la storia di una realtà cooperativa di grande livello.
La prima edizione del Vino della pace si tenne nell’aprile del 1984 al Circolo della stampa di Milano dove furono presentate le bottiglie della vendemmia 1983, che erano firmate da artisti quali Zoran Music, Arnaldo Pomodoro e Enrico Baj.
Ora a Roma la presentazione del trentennale.
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