Villa liberty sul mercato: si vende un pezzo di storia

AVIANO. È una delle dimore più suggestive della pedemontana pordenonese: è la villa Liberty di Castello d’Aviano, a pochi metri dalla cinta muraria. La proprietà ha deciso di metterla in vendita.
L’offerta. La villa è offerta da un sito nazionale di vendite immobiliari. Si legge nella presentazione: «A Castel d’Aviano, vista golf club, con un panorama emozionante, è stata costruita all’inizio del 1900 questa splendida dimora signorile». Si sviluppa su due piani oltre al pianterreno e ha un terrazzo che s’affaccia sul golf club: 331 metri quadrati con tre camere, due bagni e la cucina abitabile, la classe «è quella di immobile signorile».
«Purtroppo è disabitata da diversi anni e necessita di una seria ristrutturazione» si evidenzia. Il giudizio è, però, più che positivo: «Molto bella e fascinosa è indicata a quanti amano vivere a contatto con la natura e sono affascinati da questo tipo di abitazioni».
Il prezzo indicato nell’inserzione immobiliare è di 220 mila euro, un affare considerato l’immobile, la sua storia e la posizione. Di certo c’è che il restauro si annuncia impegnativo, e non solo dal punto di vista finanziario.
La storia. La villa venne completata nel 1915 – come si legge sulla facciata lato giardinetto – da Giuseppe Magliaretta un artigiano imbianchino di Castello. Emigrato a Trieste agli inizi del Novecento, divenne decoratore alle dipendenze dell’architetto Arduino Berlam (Trieste 1880 - Tricesimo 1946) cui si devono il Faro della Vittoria e il palazzo della Banca d’Italia.
A metà degli anni Quaranta, scomparso Magliaretta, l’edificio era stato ceduto a Pia Tomaselli, vedova dell’avvocato Antonio Cristofori: ci visse col figlio sino agli anni Cinquanta. La casa è disabitata da vari anni. Tempo fa si era ipotizzato un progetto a cavallo tra cultura e promozione turistica, di cui però non s’è saputo nulla.
L’altro immobile. La villa liberty non è il solo immobile storico in vendita a Castello d’Aviano. A pochi metri, in piazza, sorge villa Fabris donata dall’ultima erede della famiglia, Giulia, scomparsa qualche anno fa, al Comune di Pordenone. Quest’ultimo non sa che farsene anche perché anche questa dimora necessita di un importante intervento di ristrutturazione.
La precedente giunta pordenonese aveva deciso di porla in vendita, decisione confermata dall’attuale. Sull’immobile aveva messo gli occhi il Comune di Aviano per farne un contenitore culturale, ma la scelta di Pordenone ha fatto cambiare idea.
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