Villa Bianca, 30 alloggi al posto dell’ex clinica

CODROIPO. Villa Bianca non c’è più: al suo posto sarà realizzato un complesso abitativo, con circa 30 alloggi, che ricorderà nella parte principale la vecchia clinica dove tanti codroipesi sono nati. Il parco di piante secolari, 3 mila 600 metri quadrati, andrà al Comune. Il piano attuativo è della società Str di Fiumicello.
La villa, dopo la dismissione da ospedale alla fine degli anni ’70, ridotta a un rudere essendo stata anche interessata da un incendio, era divenuta ricettacolo di ogni sorta di problema ambientale e di vandalismi. Con gli edifici annessi, in precarie condizioni, è stata demolita e il materiale, frantumato sul posto, già portato via. Tutto è pronto quindi per la realizzazione del progetto, che, come spiega l’assessore all’urbanistica Andrea D’Antoni, risponderà a precise richieste dettate dal Comune, fra cui il mantenimento della percorribilità dei collegamenti fra viale Duodo, su cui si affaccia il complesso, e la retrostante via Vecchia Postale. Inoltre, il rispetto delle piante di pregio, con cedri e abeti di notevoli dimensioni, e la fruibilità pubblica del parco; infine lo svincolo in sicurezza dell’uscita.
L’area - come si legge nella relazione tecnica predisposta per il progetto, a firma dell’architetto Giordano Parussini di Codroipo - si estende per oltre 14 mila metri quadrati. Rispetto alle unità immobiliari, sarà previsto il doppio dei parcheggi. Il giardino antistante il corpo principale conserverà, quale segno di richiamo dell’identità di Villa Bianca, una siepe di bosso a semicerchio; una propaggine verso ovest costituirà un’area attrezzata a giochi per bambini. La volumetria insediabile è di 14 mila 200 metri cubi, distribuita fra tipologie diversificate di abitazioni: condominiali, case uni e bifamiliari e a schiera, per venire incontro alle esigenze del mercato. L’altezza massima è di 4 piani. La viabilità destinata agli automezzi sarà separata da quella pedonale e le superfici pavimentate saranno al minimo, per evitare l’occlusione di suolo.
Paola Beltrame
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