Vigili urbani, patto Pordenone-Cordenons

Primo passo verso la città dei 100 mila. Roveredo fuori dalla sinergia perché nel sistema dell’Uti

Svolta nelle sinergie sul fronte della polizia municipale.

I Comuni di Pordenone e Cordenons vanno verso la gestione associata dei servizi e delle funzioni della polizia locale. La convenzione, che ha durata decennale e che dovrà passare al vaglio dei rispettivi consigli comunali, diventerà operativa in via sperimentale dal primo luglio 2018 e in via definitiva dal primo gennaio 2019. A guidare il “Corpo intercomunale di polizia locale del Comune di Pordenone e del Comune di Cordenons” sarà il comandante di Pordenone, Stefano Rossi.

Artefici dell’operazione, che sostituirà di fatto l’attuale corpo intercomunale tra Pordenone e Roveredo in Piano, sono l’assessore alla sicurezza e polizia locale di Pordenone, Emanuele Loperfido (che ha seguito le operazioni anche per conto del sindaco Ciriani), il sindaco di Cordenons Andrea delle Vedove (che tra le sue deleghe ha la polizia municipale) e il suo assessore alla sicurezza Lucia Buna.

Si tratta, di fatto, di un passo avanti verso le potenziali sinergie della città dei centomila, quella che potrebbe ricomprendere Pordenone, Cordenons, Roveredo e Porcia. Roveredo, però, che prima era in convenzione con Pordenone, dal primo gennaio 2019 farà parte della polizia locale dell’Uti del Noncello con Zoppola e Porcia. Polizia locale dell’Uti che deve ancora partire, mentre Pordenone ha mantenuto il ruolo di capofila all’esterno di tale organizzazione.

La sinergia tra le polizie locali di Pordenone e Cordenons mira a realizzare economia di scala, riduzione dei costi e un utilizzo razionale e ottimale delle risorse umane, tecniche e informatiche.

Oggetto della collaborazione saranno anche le politiche comuni per la sicurezza e la collaborazione con le forze di polizia. Tra gli obiettivi anche l’esame dei rispettivi regolamenti comunali e procedure adottate dalle due amministrazioni, al fine di tendere all’uniformità. La gestione associata verrà esercitata tramite un ufficio comune presso la sede del comando di polizia locale di Pordenone che, come Comune capofila, sarà referente nei confronti della Regione per l’assegnazione di incentivi finanziari al servizio integrato.

Da precisare che i rapporti di lavoro del personale rimangono in capo ai rispettivi comuni, così come le infrazioni, comprese le multe, saranno introitate dai Comuni nel cui territorio è stata accertata l’infrazione.

La convenzione istituisce anche la “conferenza dei sindaci per la polizia locale associata”, organo presieduto dai primi cittadini o dai loro delegati per fissare obiettivi e priorità ed esprimersi sulle richieste di adesione da parte di altri comuni.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto