Vigili, niente moto agli over 45: ma ora il sindaco li riporta in sella

Gli unici agenti che usano le due ruote rischiavano di restare a piedi. Fontanini ha ottenuto la modifica del regolamento della polizia



Sono gli unici due agenti della polizia municipale che utilizzano le nuove moto in dotazione al comando. Quando non ci sono loro i potenti mezzi a due ruote restano fermi in garage. Perché non c’è nessun’altro che li guida. E lo stesso accade per gli scooter, una decina circa, che per la maggior parte del tempo rimangono inutilizzati nel parcheggio di via Girardini.

Colpa anche di un articolo del regolamento della polizia locale dell’Uti Friuli Centrale che non consentiva di andare in moto agli agenti oltre i 45 anni di età. E così anche Michele Greatti e Pietro Minin rischiavano di dover rinunciare alle loro amate motociclette. Il primo infatti compie gli anni ad agosto e il secondo ha superato la soglia fatidica a luglio. Ma i due, che al comando qualcuno ha ribattezzato “Chips” ricordando “Frank Poncherello” e “Jon Baker”, i protagonisti della serie cult americana che non si separavano mai dagli occhiali da sole Ray-Ban e dalle loro moto della polizia californiana, di rinunciare ai “loro” mezzi non avevano alcuna intenzione.

I motociclisti hanno quindi chiesto di modificare il regolamento. E il sindaco di Udine, Pietro Fontanini, venuto a conoscenza della situazione ha subito scritto alla comandante Fanny Ercolanoni e illustrato il problema all’assemblea dell’Uti. «Ci siamo anche informati con la polizia stradale per sapere se avevano anche loro un limite d’età per l’utilizzo delle moto, ma quanto pare - sottolinea il primo cittadino leghista - si trattava di un unicum che a mio avviso non aveva alcun motivo d’essere». Tanto che Fontanini ha chiesto di eliminare quel vincolo. «Anche perché - continua - quando ho scoperto che ci sono molti mezzi che restano fermi in garage sono rimasto allibito».

Il sindaco ha chiesto chiarimenti alla comandante e nei giorni scorsi è stata chiesta ai vigili la disponibilità a effettuare servizio in motocicletta. «La comandante - dice il sindaco di Tavagnacco e presidente dell’Uti, Gianluca Maiarelli - mi ha riferito che 7-8 vigili si sono detti disponibili». Il problema quindi potrebbe presto risolversi anche perché l’assemblea dell’Uti ha votato all’unanimità la sospensione de i commi 7 e 8 dell’articolo 39 del regolamento del corpo della polizia locale dell’Uti, quelli che impedivano agli over 45 di montare in sella a una motocicletta.

Michele Greatti e Pietro Minin quindi potranno continuare a utilizzare le due ruote e presto i motociclisti potrebbero aumentare. Ma quello del regolamento non è l’unico problema per i vigili che fanno sempre più difficoltà a garantire una presenza costante sul territorio soprattutto a causa dell’organico ridotto. Soltanto nel 2014 gli agenti della polizia locale erano 92, ma il numero è diminuito di anno in anno: nel 2015 sono diventati 84, nel 2016 77 e adesso ne sono rimasti 70. E meno vigili significa inevitabilmente meno controlli. Anche perché non tutti sono impegnati nei servizi esterni.

Gli operatori “sulla strada” sono appena 38 divisi in due turni che coprono l’arco orario dalle 7.30 alle 20. Poi, fino all’1 circa resta in servizio solo la pattuglia serale. Per ogni turno quindi ci sono teoricamente a disposizione 18 vigili, ma ovviamente tra riposi e malattie il numero spesso si riduce. Tolti i 4 vigili di quartiere e i 4 impegnati sulle pattuglie, in centro ne possono restare 6 per turno o anche meno. Ecco perché il sindaco Fontanini, non appena al Comune rientrerà la gestione del personale, intende pubblicare un nuovo bando per l’assunzione di almeno 20-30 vigili.

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