Video trap con le pistole (e senza mascherine): inchiesta della Procura, coinvolto un friulano

PORDENONE. Dopo il video musicale con l’esibizione di pistole da parte di alcuni ragazzi senza mascherina, tra cui un pordenonese, girato in piazza San Nicolò a Mira, sono scattate la mattina di Pasqua le perquisizioni da parte dei carabinieri. Sono state effettuate nelle case di due ragazzi protagonisti del video trap e, per gli investigatori, pure autori del filmato.
Si tratta di due studenti di Mira, un minorenne e un maggiorenne. Entrambi sono stati denunciati in stato di libertà per procurato allarme e istigazione a delinquere. A firmare il video “Fratelli Veri”, con il coinvolgimento di una quindicina di ragazzi di Mira quasi tutti sotto i 16 anni, alcuni già noti alle forze dell’ordine, è stato Santared, nome d’arte di un ventenne di Pordenone.
Il video, pubblicato su YouTube il 1° aprile, ha già avuto oltre 5.500 visualizzazioni e molti commenti negativi, destando preoccupazione per il suo contenuto anche tra i cittadini e le autorità. Nel filmato i ragazzi per la maggior parte sono senza mascherine e parlano di degrado sociale e problemi in cui i nemici sono le forze dell’ordine e chi va a Mira a imporre loro qualcosa.
I due protagonisti, secondo i carabinieri, inneggiano chiaramente alla violenza ed alla commissione di reati, tenendo in mano delle pistole. I militari dell’Arma, dopo aver visionato il video ed effettuato accertamenti, sono riusciti ad identificare nel giro di poche ore il duo dalle armi in pugno. La mattina di Pasqua sono scattate le perquisizioni nelle abitazioni dove i due giovani abitano con le rispettive famiglie. Di fronte agli occhi allibiti dei genitori, le case sono state scandagliate alla ricerca delle pistole utilizzate nelle immagini messe in rete. Nell’abitazione di uno dei due è stata trovata una pistola a salve con il tappo non più rosso, come disciplinato dalla normativa per questa tipologia di armi di libera vendita.
Il tappo era infatti stato annerito artigianalmente, probabilmente per rendere più realistiche le scene del video musicale. È stata rinvenuta anche una cartuccia a salve compatibile con l’arma. Quando i carabinieri hanno fatto visita ai ragazzi, i due si sono giustificati dicendo che il loro era solo un modo per promuovere il video e che era evidente come le pistole fossero giocattoli.
I militari dell’Arma hanno così identificato e denunciato i due studenti. Le accuse a loro carico sono al momento di procurato allarme e istigazione a delinquere. La pistola giocattolo di cui era in possesso uno dei due protagonisti e che era stata sfoggiata durante le riprese del video musicale, girato qualche settimana fa in pieno giorno in piazza San Nicolò, è stata posta sotto sequestro. Gli accertamenti proseguono.
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