Viaggio astrale “premonitore”

 Rosset: famiglia divisa tra commercio e setta La madre, “pilotessa”, sapeva particolari inediti
La foto è di quelle scolorite, forse dimenticate. Eppure all’interno ci sono tutti. Tutti gli elementi secondo gli inquirenti per risolvere il “cold case”. Tutti i legami di ieri che oggi tornano prepotentemente nel presente. Annalaura in primo piano a sinistra, con un sorriso timido di quelli che oggi stringono il cuore. Vicino a lei c’è Rosalinda Bizzo, “il pilota” dei viaggi astrali della setta. Dalla parte opposta della foto, in alto a destra, David. In basso, sempre a destra, sfuocato, il papà del ragazzo. David frequentava abitualmente gli incontri di Telsen Sao e con lui la sorella Deborah. Per le coppie che avevano aderito alla setta era un’abitudine consolidata portare i figli ai ritrovi, agli appuntamenti di preghiera e di festa. Lo era anche se i minorenni non potevano materialmente entrare a farvi parte. Ma l’humus che respiravano non poteva essere diverso da quello dei genitori. Il papà di David lavorava nel negozio di hi–fi che in quegli anni era aperto vicino a villa Ottoboni, uno dei più grandi della città. La mamma, Rosalinda, nessuno ricorda se lavorasse o no, ma tutti sanno che all’interno del gruppo di Minozzi aveva un ruolo importante. Era lei che guidava il gruppo nei viaggi astrali, pratica esoterica che fu adottata anche dopo il delitto per cercare di arrivare all’assassino. Pare che in uno di quei viaggi, come ricostruito anche negli atti del fascicolo, Rosalinda ricostruì esattamente la stanza in cui fu uccisa Annalaura mostrando una conoscenza che, secondo gli inquirenti, poteva essere solo di chi in quell’ambiente c’era stato. Ma all’epoca a quel fatto non venne dato grande peso perché la Bizzo disse di aver visto le fotografie e di aver appreso dai giornali come fosse effettivamente la scena del crimine. Suggestione o tentativo lucido di depistare le indagini? Un altro elemento che non fu valutato allora è la relazione tra le donne all’interno della setta. Rosalinda non aveva solo un ruolo speciale, aveva un rapporto forte con Annalaura, nella setta “Eviana”. Da quanto ricostruito, pare che la sera prima del delitto la giovane fosse stata ospite proprio a casa dei Rosset e che Rosalinda l’avesse accompagnata a casa al termine della serata. Proprio quella sera David avrebbe potuto apprendere dove lavorava la ragazza. Pochissimi lo sapevano, infatti. Non il fidanzato, non i genitori di Annalaura. Ma qualcuno evidentemente sì. Quel qualcuno, secondo l’accusa, sarebbe David, probabilmente invaghito di una splendida ragazza amica della mamma. Una ragazza che potrebbe avergli aperto la porta di casa pensando ad una visita, magari annunciata. Una ragazza alta e avvenente che certo non poteva pensare di dover temere le reazioni di un ragazzino di 14 anni. Un ragazzino che potrebbe essere stato rifiutato e per questa ragione aver reagito in modo impulsivo. Quel ragazzino oggi è un uomo di 34 anni che ha avuto un percorso come tanti: la scuola, il diploma, poi il lavoro in un negozio di computer vicino a casa. Il colloquio alla Armotech di viale Grigoletti, dove David lavora attualmente, glielo aveva trovato la mamma. Era andato bene e così il ragazzo aveva iniziato a costruirsi una professionalità apprezzata oggi dai clienti. La vita di David è normale in tutto, anche nelle relazioni. L’impegno nelle associazioni, una fidanzata di lungo corso e poi una nuova compagna con la quale costruire un futuro, magari una famiglia. Il legame con il mondo della setta, però, non si è interrotto per i Rosset dopo la morte di Annalaura. Deborah, la sorella di David, aveva sposato Massimo, il figlio di Renato Minozzi. L’unione terminerà dopo alcuni anni. Anche il rapporto con un mondo diverso da quello in cui vive gran parte della gente non era del tutto uscito dalla vita della famiglia. Rosalinda, infatti, ha continuato a mantenere un legame con il mondo esoterico, seppur in forma nuova e molto diversa dal passato. E’, infatti, la presidentessa dell’associazione culturale la Foresta degli Ent. Niente più viaggi astrali per lei, ma viaggi nelle fiabe e nelle leggende con i bambini. Del passato di Telsen Sao resta solo – almeno all’apparenza - la tunica da sacerdotessa.

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