Via 40 chilometri di condutture Irisacqua investe dodici milioni

Marco Bisiach
Bumbaca Gorizia 22_10_2019 IRIS Acqua conferenza stampa © Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 22_10_2019 IRIS Acqua conferenza stampa © Foto Pierluigi Bumbaca



Quasi quaranta chilometri della rete idrica goriziana saranno riqualificati di qui ai prossimi anni con la completa dismissione delle tubature in cemento amianto ancora esistenti, di cui dieci circa già interessati o ormai pronti ad essere interessati dai cantieri, e altri 28 che lo saranno a partire dal 2023. Per un investimento complessivo da 12 milioni di euro.

Sono numeri e cifre del maxi-progetto varato da Irisacqua di concerto con il Comune di Gorizia, che proprio in municipio è stato presentato ieri mattina alla presenza del sindaco Ziberna dai vertici della società (c’erano l’amministratore unico Gianbattista Graziani e il direttore generale Paolo Lanari) e dal progettista Francesco Peratoner. «L’obiettivo – ha sottolineato Graziani – è rendere quella goriziana la prima rete idrica in Italia totalmente priva di tubature in cemento amianto, per un’azione comunque a scopo puramente preventivo visto che non vi sono evidenze scientifiche della pericolosità di questo tipo di tubature per la salute». Ma il piano di Irisacqua permetterà, con il rinnovamento delle condotte, anche e soprattutto di aumentare drasticamente l’efficienza della rete, diminuendo le perdite idriche causate da tubature vecchie e ammalorate. «Si interverrà sul 25% dei chilometri di strada della città, è l’intervento più importante degli ultimi decenni», ha spiegato il sindaco Ziberna ringraziando Irisacqua, ricordando che la calendarizzazione è stata realizzata anche tenendo conto dei lavori sulla rete del gas e di quelli per la posa della fibra ottica (che entro metà 2024 dovrà servire tutta Gorizia) e ricordando che secondo gli accordi «il ripristino delle strade interessate dagli scavi dovrà essere fatto a regola d’arte». «Sono i Comuni stessi che ci hanno chiesto fortemente questo intervento, e per noi la questione ambientale, con la riduzione delle perdite idriche, è anche un fatto etico», ha sottolineato poi l’amministratore unico Graziani.

Venendo al quadro dei lavori – illustrato dall’ingegner Peratoner - tre lotti per 9,6 chilometri di condotte e 3 milioni di euro sono di fatto avviati. Il secondo lotto, nel quartiere di Sant’Anna, è già cantiere da qualche mese, nel primo (vie Borsi-Virgilio, Bellinzona, Margotti, Contavalle, De Gasperi, Tominz, Bosizio e Alfieri) e nel terzo (a Lucinico) i lavori cominceranno a giorni, in ottobre. Su altri 28 km, per 9 milioni di euro, si interverrà invece dal 2023: nel primo biennio i lavori prioritari su 10 km di rete (via Brigata Cuneo, via dei Gelsi, viale Venezia, via Foscolo, via Paternolli, via Catterini, viale Fatebenefratelli, via Diacono, via del Carso, via Tabai, via Trieste, via Grabizio, via Fermi e via Russian), poi ancora da programmare gli interventi sugli ultimi 18 km.

In questo caso, dal 2026, visto che l’obiettivo è chiudere la prima fase entro l’estate del 2024, sospendendo il progetto anche per tutto il 2025, in modo da non causare disagi ai visitatori che arriveranno per la Capitale europea della cultura. —

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