Venezia, scontro tra nave e mezzo fluviale. La lunga attesa dei croceristi friulani: «Fermi per ore in stazione»

È stata una lunga attesa per il gruppo di udinesi che, domenica, 2 giugno, alle 14.30 avrebbe dovuto partire da Venezia a bordo della nave da crociera, la Msc Opera, alla volta della Grecia. La nave ha urtato il battello nel canale della Giudecca, e il gruppo, una decina di abitanti dei quartieri di San Paolo e Sant’Osvaldo, alle porte di Udine, sono rimati bloccati per ore alla stazione marittima di Venezia. Hanno atteso fino alle 20, a quell’ora è stato completato l’imbarco sulla stessa Msc Opera che, secondo i passeggeri, ha riportato solo qualche ammaccatura.
Domenica mattina, gli udinesi sono arrivati a Venezia in perfetto orario e tutto è filato liscio fino a quando qualcuno ha iniziare a vedere i video del gigante di 275 metri per 65 mila tonnellate di stazza che impattava contro la banchina e il battello. Tra chi pensava al peggio e chi cercava di tranquillizzare gli altri è iniziata a salire la tensione. Tante le domande poste dai passeggeri alle quali gli operator hanno risposto cercando di non assencondare il disagio .
«C’è un po’ di disorganizzazione, non ci dicono nulla» ha raccontato al telefono Enzo Soramel mentre la capitaneria completava le verifiche. Erano le 17 e la gente era stanca di attendere anche perché aveva già visto mancare due ipotesi di partenza: alle 15 e alle 16. «Qui ci sono bambini e persone anziane, fa caldo e c’è un unico punto di ristoro aperto». Soramel, come tutti gli altri, avrebbe voluto ricevere qualche parola in più dagli operatori della Msc che hanno cercato di mantenere di calma centellinando le informazioni: «Non si sbottonano, ripetono “stiamo aspettando le verifiche della capitaneria e della polizia, stiamo aspettando notizie dal ponte di comando”».
Tra annunci e rinvii il gruppo è rimasto in attesa fino alle 17 passate. A quell’ora la nave è arrivata alla stazione marittima. «Siamo di fronte alla nave – ha confermato Marisa Pozzo –, siamo stanchi. Finora ci hanno dato solo acqua da bere ma non c’è ancora nessun movimento». L’attesa è proseguita fino alle 20 quando, finalmente, tutti i passeggeri, compresi gli udinesi, hanno potuto prendere possesso dei loro alloggi sulla nave. «Alcune valige sono arrivate altre no. Sono cambiati i turni, vedremo domani come andrà» ha aggiunto Soramel assicurando che il fatto di viaggiare a bordo della nave incidentata non crea alcun problema. «La fiancata ha solo qualche graffio».
Ora il gruppo assistito dall’agenzia “La vela blu” di Cussignacco può godersi la vacanza mentre in Italia la polemica si infiamma. La richiesta di bloccare le navi a Venezia non è nuova e il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, sembra volerla accogliere.
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