«Vendo anelli d’oro» Ma erano d’ottone Scoperto e indagato

Nella mattinata di lunedì scorso i carabinieri della stazione di Pordenone hanno fermato un cittadino rumeno di 39 anni stroncando un tentativo di truffa. I militari dell’Arma lo hanno trovato vicino...

Nella mattinata di lunedì scorso i carabinieri della stazione di Pordenone hanno fermato un cittadino rumeno di 39 anni stroncando un tentativo di truffa. I militari dell’Arma lo hanno trovato vicino alla stazione ferroviaria in possesso di 70 anelli in ottone sui quali era inciso il simbolo dell’oro “18 carati – 750”. Invece si trattava di ottone, che l’uomo avrebbe voluto smerciare per oro.

Il raggiro, noto come “truffa dell’orpello”, non è sfuggito all’occhio vigile dei carabinieri in transito, che hanno notato il gesto repentino e furtivo del trentanovenne che, temendo un controllo da parte dei carabinieri, aveva provato a a liberarsi del fardello lanciandolo per terra e cercando di allontanarsi. Di qui il sequestro della merce contraffatta e la denuncia a piede libero per introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi. Accertamenti in corso per capire se qualche raggiro, prima del sequestro, sia riuscito. A tal proposito chiunque avesse acquistato un anello di materiale povero spacciato per oro è invitato a mettersi in contatto col comando dell’Arma di Pordenone.

Altro episodio a San Vito al Tagliamento, dove a conclusione d’indagini approfondite, militari della locale stazione hanno denunciato B.L., ventiduenne del posto, ritenuto responsabile del reato di ricettazione di una bicicletta di marca Bianchi del valore commerciale di 300 euro, rubata lunedì scorso a una sessantottenne del luogo, che l’aveva lasciata parcheggiata in una strada del centro di San Vito.

Era stata la stessa donna che, poche ore dopo il furto, nel riconoscere la propria bicicletta in uso a un giovane, aveva riferito l’accaduto ai carabinieri che erano prontamente riusciti a rintracciare il ventiduenne nei pressi di un aera pubblica, in compagnia di altri coetanei. B.L. s’era giustificato dicendo di averla trovata abbandonata ed era stato denunciato per ricettazione. La bicicletta è stata naturalmente restituita alla proprietaria. —

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