Veleno nel cibo dei gatti: scatta la denuncia ai vigili

L’episodio in via Toppa a Beorchia, gatta salvata in extremis: è fuori pericolo. Lo sconcerto di chi accudisce gli animali. La veterinaria: «Casi di abbandono»

AVIANO. L’odio, il rancore, caratterizzano il genere umano e si manifestano, contro gli animali, nei modi più subdoli e vili. A farne le spese “micia”, gattina meticcia di mezza età, nove anni, che sino ieri viveva fra i ruderi in sasso di via Toppa, nel borgo di Beorchia, dove fortunatamente potrà ritornare: Linda Paronuzzi Ticco l’ha salvata dalla morte per avvelenamento, portandola d’urgenza all’ambulatorio della veterinaria Mila Cigagna.

Operaia in pensione dell’Electrolux di Porcia, Linda esprime il suo amore per gli animali accudendo una colonia di mici nella sua casa di Beorchia, fornendo cure amorevoli e cibo ai gatti di strada del borgo avianese. Quando li chiama per nome, “Ciro”, “Mori”, “Iuchi”, “Meri” escono dai loro nascondigli e gli vanno incontro. Il fatto inqualificabile è avvenuto nella cuccia in legno che Linda ha fornito, quale riparo, ai mici all’inizio di via Toppa. Mani anonime hanno mescolato il cibo della ciotola dei mici, portato da Linda, a una dose rilevante di metaldeide, il potente veleno usato contro le lumache.

La gattina si è subito sentita male. Linda, che passa più volte al giorno per accudire i gatti adottati, ha potuto soccorrerla appena in tempo. «Nel borgo ci sono persone amanti degli animali e altre che di gatti non vogliono saperne – sostiene Linda – Magari l’autore dell’avvelenamento può aver agito senza dare nell’occhio, forse non ha neanche mai protestato per la mia attività in favore degli animali». E aggiunge: «A Beorchia c’era sempre stata una convivenza pacifica fra me e coloro che non nutrono simpatia per gli animali e non mi sarei aspettata un simile gesto, anche se le manifestazioni di cattiveria possono essere imprevedibili».

Il tentativo di avvelenare i gatti di via Toppa è stato denunciato da Linda Paronuzzi alla polizia locale. La veterinaria che ha salvato “Micia”, afferma, purtroppo, che ad Aviano si sono registrati ultimamente casi di abbandono e maltrattamento di animali, perlopiù gatti. «Casi limitati – osserva Mila Cigagna – che comunque non dovrebbero esserci».

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