Veleni e polemiche nella Cisl, Fania minaccia denunce

UDINE. Non parla Giovanni Fania. Il segretario generale della Cisl Fvg resta fermo sulle sue posizioni, convinto che la vicenda delle verifiche condotte dall’Ufficio ispettivo confederale sia tutta interna al sindacato e lì vada risolta e discussa, non sulle colonne dei giornali.
A questa linea Fania si è attinto anche affidando all’organizzazione il compito di andare all’attacco di coloro che hanno reso pubblici i documenti relativi alle verifiche. Lo ha fatto, la Cisl Fvg, con una nota in cui ha anche annunciato di voler affidare il caso alla magistratura.
«Di fronte all’inaudito attacco subito in queste settimane, la Cisl Fvg ha deciso di adire le vie legali a tutela della propria integrità e reputazione, certa della correttezza dei propri comportamenti e del proprio agire, già dimostrato in sede interna.
La Cisl Fvg – si legge nel comunicato – con il suo segretario Giovanni Fania, non si lascia intimidire dal vile attacco, portato avanti da chi non ha neppure il coraggio di palesarsi e teme il processo di regionalizzazione e riorganizzazione ormai avviato (che diventerà affettivo con l’imminente congresso di maggio) e che sta già riscontrando ampi consensi dalla base, nelle varie assemblee precongressuali».
La nota si conclude annunciando «nell’ambito del percorso di trasparenza ormai avviato da tempo, insieme alla segretaria nazionale Annamaria Furlan, la presentazione nei prossimi giorni del bilancio sociale, la vera risposta del sindacato alle istanze degli iscritti e dei lavoratori.
Un sindacato che, malgrado i maldestri tentativi di chi non vuole bene all’organizzazione, sta crescendo e rafforzandosi, grazie all’azione dei delegati ed agli stessi lavoratori rappresentati».
Va registrata a margine la precisazione pervenuta da parte dell’avvocato Andrea Piras per conto dell’avvocato Bruno Arbanassi, che in data 2 febbraio è stato citato in un pezzo dedicato alle verifiche ispettive in Cisl come il fratello di Giulio Arbanassi, presidente quest’ultimo di Elche Srl e del Caf Fvg.
«Bruno Arbanassi non intrattiene e non ha intrattenuto alcun rapporto con Elche srl né con Caf Fvg, né – si legge nella precisazione a firma dell’avvocato Piras – è fratello di Giulio Arbanassi».
Il legale continua affermando che l’importo versato a titolo di corrispettivo dalla Cisl al suo assistito riguardava «l’attività di consulenza quale conciliatore sindacale in lavoro autonomo risalente ad anni precedenti al 2016 prestata e fatturata all’Ust di Trieste, prima, e di Trieste e Gorizia, poi, peraltro comprensivo di oneri contributivi e fiscali a carico del mio assistito: l’ammontare effettivamente percepito dall’allora dottor Arbanassi era ben inferiore».
Val la pena ricordare che sono gli ispettori confederali a “registrare”, in sede di verifica amministrativa, il 26 gennaio 2016, che all’ufficio vertenze «risultano in essere due collaborazioni professionali con il legale Arbanassi Bruno e il sig. Yacovlev Alexander finalizzate – è scritto nel verbale – alla riorganizzazione e gestione dell’ufficio vertenze della Ust» e che in favore dei due il sindacato ha erogato nel 2014 compensi per 43.411 euro ciascuno.
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