Vandali a Santa Maria danneggiano di notte la teca con la Madonna

LESTIZZA
Ignoti vandali hanno danneggiato nella notte fra sabato e domenica la Madonnina che si trova alla fine dell’abitato di Santa Maria, frazione di Lestizza.
La teca che contiene la statua della Vergine è stata infranta a sassate, colpiti anche i vasi di fiori che adornano il sacello. Per fortuna la lastra, pur largamente incrinata, ha resistito al colpo proteggendo la statua.
Ha dato l’allarme l’edicolante Giordana Moro: passeggiando di primo mattino ha avvertito del vandalismo la custode Solidea Dall’Oste, che abita di fronte alla chiesetta.
Grandi lo sdegno e l’amarezza in tutto il paese: quella sacra immagine, anche se di valore artistico modesto, ricorda gli emigranti che si tassarono nel secondo dopoguerra – soprattutto dall’Argentina – per realizzare l’ancona.
Ancora si ricordano i muratori Beppino, Gino, Redo e altri, che la costruirono – ai tempi del parroco don Paschini, anni Cinquanta – con materiale regalato da “Coche”. Donato pure il terreno dove la chiesetta sorge, da “Sabele Favot”.
Per completare la somma necessaria anche il paese contribuì con offerte. In quegli anni era venerata la Madonna Pellegrina e questa fu la scelta per la tipologia della statua, che passò di casa in casa.
«Mi sono occupata per 53 anni di tenere in ordine e pulito – spiega Solidea – assieme a mio marito, che provvedeva a sfalciare l’erba attorno al sacello: un impegno che mi lasciò “Aurore” e che ora dovrà passare ad altri visto che viene avanti qualche acciacco».
Il sindaco Geremia Gomboso spiega che Gianni Paiani sta subentrando nella cura del piccolo edificio sacro.
«Il lancio di sassi è una ragazzata, se si può definire così – afferma il primo cittadino –, ma si tratta di un gesto immotivato e senza senso».
In effetti Solidea e il consorte Giuseppe avevano sentito nella notte persone con motorini correre su e giù per la strada che da Santa Maria porta a Sclaunicco; è probabile che proprio quelli siano stati gli autori, oltre che del disturbo della tranquillità notturna, anche del danno alla Madonna Pellegrina.
I coniugi informeranno dell’accaduto i carabinieri di Mortegliano al fine di accertare le responsabilità del deprecabile gesto. —
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