Van Gogh, Gauguin Monet e Picasso La grande mostra di Casa Cavazzini

Saranno esposte una settantina di opere, 10 sono inedite Filo conduttore l’interpretazione dell’infinito tra 800 e 900
Alessandro Cesare
Udine 21 gennaio 2021 Presentati i lavori in Casa Cavazzini ©Foto Petrussi
Udine 21 gennaio 2021 Presentati i lavori in Casa Cavazzini ©Foto Petrussi

Alessandro Cesare

Partirà nei prossimi giorni la campagna promozionale per la prima grande mostra ospitata a Casa Cavazzini. Comitato San Floriano e Comune hanno preparato tutto, ma per non accavallarsi con la comunicazione di Friuli Doc (la kermesse sarà presentata oggi) hanno preferito attendere qualche giorno in più. Un po’ in ritardo, secondo alcuni, per i canoni di un’esposizione di grande prestigio come quella che sarà curata da don Alessio Geretti.

«Inizialmente avremmo dovuto cominciare con la pubblicizzazione della mostra a fine luglio – ammette l’assessore ai Grandi eventi, Maurizio Franz – poi l’incertezza sulla pandemia Covid e le nuove disposizioni governative sull’utilizzo del Green pass hanno rallentato un po’ tutto. Ma ora ci siamo e nei prossimi giorni la macchina promozionale si metterà in moto. Parliamo di un evento di grande prestigio per la città – assicura – che avrà ricadute importanti per tutto il territorio e per le sue attività economiche».

L’amministrazione crede fortemente in questo progetto, a tal punto da aver investito quasi 2 milioni di euro tra l’adeguamento di Casa Cavazzini (dove i lavori sono ormai agli sgoccioli) e l’organizzazione vera e propria della mostra. Il taglio del nastro è previsto per il 16 ottobre. Le opere che fino al 27 marzo 2022 saranno visibili nel centro della città saranno una settantina, dieci delle quali completamente inedite, che metteranno in mostra l’interpretazione artistica dell’infinito tra Ottocento e Novecento.

Un evento di richiamo non soltanto per gli appassionati di arte del Friuli Venezia Giulia, ma di tutto il Nord Italia e degli stati esteri più prossimi come Slovenia, Austria e Croazia. Tra i capolavori esposti, infatti, ci saranno i quadri di grandi autori quali Friedrich, Van Gogh, Gauguin, Monet, Picasso, Franz Marc, Kandinsky, Chagall, Dalì, Rothko, De Chirico, Fontana e Vedova. Il biglietto di ingresso costerà 12 euro, con l’esposizione che sarà visitabile il lunedì dalle 14 alle 18, dal martedì al giovedì dalle 9 alle 18, dal venerdì alla domenica dalle 9 alle 19.30. L’assessore Franz non ha mai nascosto di voler portare a Udine decine di migliaia di persone, anche se don Geretti si è dimostrato più cauto: «Puntiamo a una mostra sostenibile sotto tutti i punti di vista, a cominciare dal flusso di visitatori. Miriamo a un evento da gustare, non da consumare poveramente».

L’obiettivo minimo resta fissato a 50 mila visitatori, ma molto dipenderà dall’evoluzione della pandemia. Chi ha creduto fin dall’inizio alle potenzialità dell’evento è Confcommercio Udine, che sul suo sito, già da settimane, sta promuovendo tra i suoi associati “La forma dell’infinito”. «Siamo convinti che le ricadute per le attività economiche saranno positive – confessa Giuseppe Pavan, presidente di Confcommercio –. Una mostra così, in città, non si è mai vista e don Geretti è certamente una garanzia di successo. L’ho detto più volte, la cultura può creare indotto, e non solo per bar e ristoranti, ma anche per negozi e alberghi. Dal nostro punto di vista – aggiunge – la mostra porterà benefici per la città e per l’hinterland e ciò a cui teniamo particolarmente è la continuità nel tempo, confidando che “La forma dell’infinito” sia solo la prima di una serie di grandi esposizioni in grado di far diventare Udine una sorta di capitale dell’arte e del bello».—

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