Valorizzazione del Cellina tra Ravedis e il Partidor

MONTEREALE. Il tratto di fiume Cellina tra la diga di Ravedis e la vecchia centrale idroelettrica del Partidor potrebbe trasformarsi in una mostra permanente a cielo aperto. È quanto si prefigge di...

MONTEREALE. Il tratto di fiume Cellina tra la diga di Ravedis e la vecchia centrale idroelettrica del Partidor potrebbe trasformarsi in una mostra permanente a cielo aperto. È quanto si prefigge di realizzare il circolo della cultura Il Pellegrin di San Leonardo che, con il presidente Lucio De Conti, venerdì 27 aprile, alle 20.30, nell’aula magna della scuola per l’infanzia di San Leonardo, presenterà un progetto espositivo. Emblematico il titolo della serata, “Storie del Cellina tra Ravedis e Partidor”, che vedrà quali relatori Laura Guaianuzzi, storica, Stefano Fabian, naturalista, e l’architetto Ermes Povoledo. Tutti e tre richiameranno l’attenzione sulle molteplici tracce della trasformazione dell’ambiente per opera dell’uomo.

«Viene analizzato – afferma De Conti – un tratto di fiume di circa 10 chilometri. Su entrambi gli argini l’uomo è intervenuto per sfruttare le sue acque, incanalandole in rogge, costruendo mulini e centraline, facendo fluitare il legname, estraendo dal greto ghiaia e sassi. Dall’antropizzazione del territorio sono rimasti manufatti e opere ancora in uso, abbandonati, in rovina che possono formare il museo all’aperto sul Cellina».(s.c.)

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