Valli più sicure con la caserma dei carabinieri a San Leonardo

SAN LEONARDO. Una nuova caserma, un tassello in più in quel «molecolare sistema di diffusione sul territorio» che rappresenta il tratto peculiare, e nel contempo la forza, dell’Arma.
Il Cividalese si distingue, nella stagione dei tagli, dei dimensionamenti, delle soppressioni di servizi: non assiste a una rinuncia, ma a una conquista a beneficio del Comune di San Leonardo, in primis (sede del presidio fresco d’inaugurazione), ma pure del comprensorio delle Valli del Natisone.
Domenica il taglio del nastro, solenne: una giornata che resterà agli annali del centro valligiano, tutt’altro che avvezzo ai grandi afflussi di pubblico e alle parate di autorità.
Perché proprio questo si è avuto: folla di cittadini davanti alla neo-caserma e gerarchia istituzionale al completo, posto che ai sindaci della zona si sono affiancati il presidente della Provincia, Fontanini, il suo vice Mattiussi, il vicepresidente della giunta Fvg, Bolzonello, i consiglieri regionali Sibau e Pustetto, il questore e il prefetto di Udine, Cracovia e Zappalorto, e naturalmente i vertici militari del caso, il colonnello Marco Zearo – responsabile del Comando provinciale dei carabinieri di Udine – e il generale di brigata Flavio Garello, comandante della Legione carabinieri del Fvg.
Madrina dell'evento, la medaglia d'oro al valor militare Paola Del Din. Introdotta dalle note della fanfara del Terzo reggimento Lombardia e dalla parata di un picchetto in armi, la cerimonia si è aperta con gli onori al prefetto, un minuto di raccoglimento in memoria dei caduti nell’assolvimento del proprio dovere, la consegna del Tricolore al comandante della stazione, l’alzabandiera.
Quindi le allocuzioni, accomunate dal senso di orgoglio per un risultato tutt’altro che scontato (considerato il frangente storico) e dalla gratitudine ai carabinieri per il loro quotidiano impegno a tutela della sicurezza: «L’Arma – ha scandito, in chiusura dello spazio riservato agli interventi, Zappalorto – resti così com’è: non serve migliorare nulla, in questa realtà che palesa già il massimo dell’efficienza e che rappresenta un esempio per il Paese».
«L’odierno taglio del nastro – aveva ricordato poco prima il sindaco di San Leonardo, Antonio Comugnaro – è il frutto di un lavoro lungo e corale, partito ai tempi del mio predecessore, Giuseppe Sibau. Fondamentale è stato l’appoggio della Regione, cui si deve la copertura economica dell’operazione». Operazione sfociata, ha sottolineato Zearo, nell’edificazione di un immobile «contraddistinto da alti livelli di funzionalità».
«Questa caserma – ha evidenziato, per parte sua, il presidente Fontanini – è nata grazie alla specialità della nostra Regione, che ha finanziato il progetto con risorse proprie». E dal vicepresidente Bolzonello, a margine del cerimoniale, una riflessione sul «valore di una circostanza che invita a spostare l’attenzione dal contenitore al contenuto», alias «all’importantissima funzione delle professionalità che opereranno nella struttura».
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