Uno spettacolo e un libro contro la dislessia

Domattina al Concordia l’evento teatrale. Nel pomeriggio in biblioteca presentato il volume di Riva
Parlare dei disturbi dell’apprendimento attraverso uno spettacolo teatrale: è quanto ha organizzato l’Associazione italiana dislessia di Pordenone domani alle 9. 30 all’auditorium Concordia.


Lo spettacolo s’intitola “Dislessia... dove sei Albert?” di e con Francesco Riva e ha già fatto il tutto esaurito con l’adesione di istituti provenienti da tutta la provincia: il Leo-Major, il Pertini, lo Zanussi e il Flora di Pordenone, il Marchesini e l’Ipsia Della Valentina di Sacile, il Carniello di Brugnera e la scuola media Pasolini.


Sempre domani, ma alle 18, aperta a tutta la cittadinanza, c’è la presentazione del libro dello stesso Riva nella sala Degan della biblioteca, dal titolo “Il pesce che scese dall’albero”: in entrambi i casi, l’attore e scrittore, narrerà della sua “convivenza “con la dislessia.


«Non si deve parlare di malattia: la dislessia è una caratteristica neuro-biologica – ha spiegato Graziella Padovan, tecnico dell’apprendimento e fondatrice, nel 2009, della sezione pordenonese dell’Aid –. Da questa situazione non si guarisce ma si possono trovare degli strumenti compensativi. È fondamentale l’azione della scuola e delle famiglie».


A Pordenone sono 400 i soci, che corrispondono ad altrettante famiglie «ma in ciascuna di queste ci possono essere anche fino a tre casi di disturbi dell’apprendimento – ha sottolineato la presidente Isabella Santini –. Si stima che nella popolazione ci siano il 5 per cento di persone con disturbi specifici dell’apprendimento. Pertanto è plausibile pensare che in ogni classe ci sia almeno una persona con questo disturbo».


I sintomi di dislessia possono essere individuati già a 8 anni.


«Prima si interviene, maggiori sono le possibilità di intraprendere un percorso formativo di successo – ha spiegato Padovan –. Nelle scuole primarie c’è sempre più sensibilità, mentre nelle scuole medie e superiori assistiamo ancora a delle difficoltà. Ma, più avanti si va con l’età, più queste situazioni diventano un problema per lo studente».


«Il Comune ha patrocinato l’evento – ha affermato il consigliere delegato Alessandro Basso –. In questo modo intendiamo sensibilizzare sempre di più le scuole ma anche la popolazione».


©RIPRODUZIONE RISERVATA


Riproduzione riservata © Messaggero Veneto